Cultura nella Polonia moderna

"Founding of the Lubrański Academy in Poznań" di Jan Matejko (1886)

Con la caduta del comunismo la cultura e la società polacca cominciarono un processo di profonda trasformazione, contrassegnato dal ritorno della democrazia e dal nuovo sviluppo della società civile. Dopo il 1989, i pesanti controlli del Governo cessarono, e furono introdotti i radicali cambiamenti economici. L'afflusso delle nuove idee estetiche e sociali fu accompagnato dalle forze di mercato occidentali. Tuttavia, diversamente da qualsiasi altro marcatore temporale nello sviluppo della cultura polacca del passato, l'anno 1989 non introdusse alcuno specifico evento letterario o manifestazione artistica. Per una generazione di scrittori esperti i loro obiettivi e le loro ricerche morali rimanevano gli stessi del periodo precedente. Il primo decennio di libertà portò principalmente riforme statali nel finanziamento e nel patrocinio delle istituzioni culturali, costringendo l'autosostenibilità in un territorio spesso inesplorato. Letteratura, film, arti visive e mezzi di comunicazione di massa rimasero focalizzati sulla loro partecipazione attiva alla vita pubblica.[1][2][3]

  1. ^ Wlodzimierz Bolecki, 1989 in Poland: Continuity and Caesura, su History of the Literary Cultures of East-Central Europe by Marcel Cornis-Pope and John Neubauer, John Benjamins Publishing, 2004, 51–54, ISBN 90-272-3452-3. URL consultato il 16 marzo 2013.
  2. ^ Prof. Justyna Beinek, Post-Communist Polish Culture (1989-Present) (PDF), su Topics in Polish Literature and Culture (Slav-P365/565), Indiana University. URL consultato il 16 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  3. ^ (PL) Ministry of Foreign Affairs, Visual Arts, su Experience Poland » Culture » Visual Arts, Ministry of Foreign Affairs of the Republic of Poland, 2008–2011. URL consultato il 16 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2013).

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