De arte venandi cum avibus

De arte venandi cum avibus
manoscritto
Ritratto di Federico II, dalla seconda pagina di De arte venandi cum avibus
Operatrattato
Epoca1260
Lingualatino
ProvenienzaHeidelberg, Biblioteca Palatina
Supportopergamena
Scritturagotica
Dimensioni35-36 × 24,5-25 cm
Fogli111
UbicazioneBiblioteca Vaticana, (codice Pal. lat. 1071)

De arte venandi cum avibus ("L'arte di cacciare con gli uccelli") è un trattato scritto dall'imperatore Federico II di Svevia sull'attività venatoria. Il manoscritto conservato alla Biblioteca Vaticana (codice Pal. lat. 1071) è la redazione più nota per le illustrazioni, ma contiene solo i primi due libri: si tratta di un codice di 111 fogli di pergamena di dimensioni pari approssimativamente a cm 24,5 × 36 commissionata a Napoli dal figlio di Federico, Manfredi, re di Sicilia, intorno al 1260. Un altro manoscritto, redatto a cura di un altro figlio dell'imperatore, re Enzo, durante la sua detenzione a Bologna, si conserva nella Biblioteca Universitaria di Bologna (Lat. 717) e contiene sei libri, quindi un'edizione più estesa, ma non necessariamente completa del trattato.


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