Decolonizzazione

Mappa con gli anni dell'ottenimento dell'indipendenza per le ex colonie inglesi e francesi nel XX secolo

La decolonizzazione è un processo con cui un territorio sottoposto a dominazione coloniale ottiene l’indipendenza dal Paese ex colonizzatore e/o viene consegnato al suo stato nazionale già indipendente. In un significato più ampio si intende anche il processo attraverso cui un ex Stato coloniale (che ha formalmente ottenuto l’indipendenza politica) tende a raggiungere un’autonomia maggiore liberandosi delle residue ingerenze politiche ed economiche del paese ex colonizzatore[1].

Tale processo storicamente ha i suoi inizi tra la fine dell'età moderna e gli inizi dell'età contemporanea (XVIII e XIX secolo), fu circoscritto al continente americano ed iniziò con la rivoluzione americana (1765-1783) per poi terminare con le guerre d'indipendenza ispanoamericane (1808-1833) e la guerra d'indipendenza cubana (1895-1898). Questa fase del processo coinvolse per la maggior parte gli imperi portoghese e spagnolo che persero tutte le loro colonie americane, ma interessò in parte anche alcuni territori inglesi (negli Stati Uniti d'America) francesi (ad Haiti). A differenza delle successive fasi di decolonizzazione del XX secolo, a battersi per l'indipendenza nelle colonie furono i discendenti dei coloni europei anziché dei nativi, con l'eccezione della rivoluzione haitiana.

La seconda fase del processo di decolonizzazione fu circoscritta al Medio Oriente durante periodo interbellico tra prima e seconda guerra mondiale. Questa fase fu segnata dall'esito della grande guerra che ha portato alla dissoluzione dell'Impero ottomano e dal diffondersi del nazionalismo arabo. Gli inglesi riconobbero unilateralmente l'indipendenza del Regno d'Egitto nel 1922 in cambio del contributo degli egiziani agli sforzi bellici dell'Intesa durante la guerra, ma di fatto continuarono ad occupare il Paese fino agli anni '50. Al crollo dell'Impero ottomano il Regno dello Yemen (1918) e l'Arabia Saudita (1927) ottennero direttamente l'indipendenza senza prima venire dominati dagli europei, mentre i restanti territori arabi ottomani furono spartiti da Francia e Regno Unito, tra i quali vi fu la Mesopotamia in cui gli Inglesi crearono il Regno d'Iraq a cui venne riconosciuta l'indipendenza del 1932.

L'ultima fase di decolonizzazione iniziò col secondo dopoguerra e si protrasse fino a poco dopo la fine della guerra fredda[note 1]. Durante questa fase avvenne la scomparsa della quasi totalità degli imperi coloniali col progressivo ottenimento dell'indipendenza da parte di quasi tutte le loro colonie in ogni continente.

  1. ^ Decolonizzazione, su treccani.it. URL consultato il 23 ottobre 2022.


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