Decostruzionismo

Il decostruzionismo è un concetto introdotto nella filosofia occidentale da Jacques Derrida[1]; esso risponde all'esigenza di tradurre linguisticamente e semanticamente l'invito heideggeriano alla Destruktion dei concetti della metafisica.

Per quanto Derrida si sottragga a ogni tentativo di definizione della decostruzione, essa può essere descritta come confronto serrato con i testi e gli autori della filosofia occidentale nell'intento di mettere in luce i presupposti impliciti, i pregiudizi nascosti, le contraddizioni latenti della cultura e del linguaggio che, non troppo consapevolmente, l'uomo adotta.

  1. ^ Nel suo libro De la grammatologie, Parigi, Les Éditions de Minuit, 1967 (tr. it. Della grammatologia, Milano, Jaca Book, 1969, seconda edizione italiana aggiornata e rivista 1998.)

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