Deng Xiaoping

Deng Xiaoping
邓小平
Deng Xiaoping nel 1979

Leader della Repubblica Popolare Cinese
(de Facto)
Durata mandato25 maggio 1978 –
25 maggio 1992
PredecessoreHua Guofeng
SuccessoreJiang Zemin

Presidente della Commissione consultiva centrale del Partito Comunista Cinese
Durata mandato13 settembre 1981 –
2 novembre 1987
ViceYe Jianying
Zhao Ziyang
Yang Shangkun
PredecessoreHua Guofeng
SuccessoreJiang Zemin

Presidente della Commissione militare centrale della Repubblica Popolare Cinese
Durata mandato6 giugno 1983 –
19 marzo 1990
Predecessorecarica istituita
SuccessoreJiang Zemin

Presidente del Consiglio nazionale della Conferenza politica consultiva del popolo cinese
Durata mandato8 marzo 1978 –
17 giugno 1983
PredecessoreZhou Enlai
SuccessoreDeng Yingchao

Vice-primo ministro del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese
Durata mandato17 febbraio 1975 –
18 giugno 1983
PredecessoreLin Biao
SuccessoreWan Li

Vicepresidente del Partito Comunista Cinese
Durata mandato10 gennaio 1975 –
7 aprile 1976
PresidenteMao Zedong
Hua Guofeng

Durata mandato19 agosto 1977 –
12 settembre 1982
PresidenteHua Guofeng
Hu Yaobang

Segretario generale della Segreteria centrale del Partito Comunista Cinese
Durata mandato13 settembre 1956 –
25 marzo 1967
Predecessorecarica istituita
SuccessoreHu Yaobang
(dal 1980)

Ministro delle Finanze della Repubblica Popolare Cinese
Durata mandato18 settembre 1953 –
19 giugno 1954
Capo del governoZhou Enlai
PredecessoreBo Yibo
SuccessoreLi Xiannian

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Cinese
ProfessionePolitico, militare
FirmaFirma di Deng Xiaoping 邓小平

Deng Xiaoping[1] (鄧小平T, 邓小平S, Dèng XiǎopíngP, Teng Hsiao-pingW; ; Guang'an, 22 agosto 1904Pechino, 19 febbraio 1997) è stato un politico, rivoluzionario e militare cinese.

Dopo avere ricoperto ruoli direttivi nel Partito Comunista Cinese (PCC) a più riprese nell'era di Mao Zedong, divenne leader de facto della Cina dal 1978 al 1992. Fu ricordato, in particolar modo dopo il 1989, come il "capo architetto" della riforma economica cinese.[2][3]

Nato nella provincia di Sichuan durante la dinastia Qing, successivamente studiò in Francia, dove entrò a far parte del Partito Comunista Cinese.[4][5] All'inizio del 1926 lasciò la Francia per Mosca e vi trascorse un anno ricevendo una formazione comunista.[6][7] Deng svolse un ruolo importante nella lunga marcia (1934-1935), nella seconda guerra sino-giapponese (1937-1945) e nella guerra civile cinese (1945-1949).[4][5] Dopo la fondazione della Repubblica popolare cinese (1949), Deng fu responsabile della "campagna anti-destra" (1957) sotto Mao Zedong, e partecipò attivamente alla ricostruzione economica dopo il disastroso grande balzo in avanti (1958-1962) lanciato da Mao.[8][9] Fu epurato due volte da Mao durante la Rivoluzione Culturale (1966-1976) a causa della sua posizione e ideologia di destra[4][9], accusato di aver preso la via del capitalismo.

Dopo la morte di Mao, Deng divenne il cuore della seconda generazione dei leader del Partito Comunista Cinese alla fine del 1978.[9][10] Dopo avere ereditato un paese caratterizzato da un'estrema povertà e da profondi conflitti sociali, sotto il suo controllo la Cina divenne una delle economie dalla crescita più rapida al mondo, senza che il partito perdesse il controllo sul paese. Nel 1977 Deng propose per la prima volta l'idea di "Boluan Fanzheng" per correggere gli errori della Rivoluzione Culturale.[11] Nel 1978 Deng e i suoi alleati lanciarono il programma "Riforma e apertura" e iniziarono una nuova fase della Cina. Nel 1979 la Cina ha stabilito relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti e Deng è diventato il primo leader supremo della Cina a visitare gli Stati Uniti.[12] Nel 1980 ha lanciato le riforme politiche della Cina come la definizione di "limiti di mandato" per gli alti funzionari, che sono stati sanciti nella nuova costituzione cinese nel 1982.[13] Ha svolto un ruolo controverso nel reprimere le proteste di piazza Tiananmen nel 1989, ma è stato elogiato per il suo tour nel sud del 1992 che ha ripreso la Riforma e apertura.[4][14][15] La sua proposta "un Paese, due sistemi" è diventata il quadro per il "ritorno di Hong Kong" nel 1997 e il "ritorno di Macao" nel 1999.[16][17]

È stato il pioniere della riforma economica cinese e l'artefice del "socialismo con caratteristiche cinesi", teoria che mirava a giustificare la transizione dall'economia pianificata a un'economia aperta al mercato, ma comunque supervisionata dallo stato nelle prospettive macroeconomiche. Nel decennio tra gli anni ottanta e novanta, da lui guidati, la Repubblica Popolare Cinese restaurò relazioni strategiche e geopolitiche con l'Unione Sovietica,[18] abbandonando la "teoria dei tre mondi", antisovietica e di ascendenza maoista. Deng è stato selezionato "Person of the Year" da Time Magazine nel 1978 e nel 1985.[19][20]

  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Deng" è il cognome.
  2. ^ (EN) Seth Faison, DENG XIAOPING IS DEAD AT 92; ARCHITECT OF MODERN CHINA, in The New York Times, 20 febbraio 1997. URL consultato il 16 maggio 2021.
  3. ^ Guido Samarani, LA CINA DOPO DENG XIAOPING (1997-2006), in Il Politico, vol. 71, 3 (213), 2006, pp. 40–53. URL consultato il 16 maggio 2021.
  4. ^ a b c d The Man Who Re-Invented China, su Università statale dell'Ohio. URL consultato il 16 maggio 2021.
  5. ^ a b June Teufel Dreyer, Deng Xiaoping: The Soldier, in The China Quarterly, n. 135, 1993, pp. 536–550. URL consultato il 16 maggio 2021.
  6. ^ The Career of Deng Xiaoping, su San Jose State University. URL consultato il 21 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2021).
  7. ^ The legacy of overseas study for China's early leaders: Deng Xiaoping, su china.org.cn. URL consultato il 21 maggio 2021.
  8. ^ Yen-lin Chung, The Witch-Hunting Vanguard: The Central Secretariat's Roles and Activities in the Anti-Rightist Campaign, in The China Quarterly, n. 206, 2011, pp. 391–411. URL consultato il 16 maggio 2021.
  9. ^ a b c Three Chinese Leaders: Mao Zedong, Zhou Enlai, and Deng Xiaoping, in Columbia University. URL consultato il 22 giugno 2020.
  10. ^ (EN) 40 years ago, Deng Xiaoping changed China — and the world, in The Washington Post. URL consultato il 16 maggio 2021.
  11. ^ History for the Masses, su Morning Sun. URL consultato il 16 maggio 2021.
  12. ^ The Establishment of Sino-U.S. Diplomatic Relations and Vice Premier Deng Xiaoping's visit to the United States, su Ministry of Foreign Affairs, the People's Republic of China. URL consultato il 16 maggio 2021.
  13. ^ Xiaoping Deng, ON THE REFORM OF THE SYSTEM OF PARTY AND STATE LEADERSHIP, in Renmin Wang, 18 agosto 1980. URL consultato il 29 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2020).
  14. ^ (EN) Chris Buckley, New Documents Show Power Games Behind China’s Tiananmen Crackdown, in The New York Times, 31 maggio 2019. URL consultato il 16 maggio 2021.
  15. ^ Deng Xiaoping's Southern Tour (PDF), in Berkshire Encyclopedia of China, 2009.
  16. ^ Deng Xiaoping on "one country, two systems" (full text), su China Daily. URL consultato il 16 maggio 2021.
  17. ^ "Un Paese, due sistemi": il principio che regola i rapporti tra Hong Kong e la Cina, su Agi. URL consultato il 16 maggio 2021.
  18. ^ Cfr. Cina, Kissinger Henry, Edizione Mondadori.
  19. ^ (EN) TIME Magazine Cover: Deng Xiaoping, Man of the Year - Jan. 6, 1986, su TIME.com. URL consultato il 16 maggio 2021.
  20. ^ (EN) TIME Magazine -- U.S. Edition -- January 6, 1986 Vol. 127 No. 1, su content.time.com. URL consultato il 16 maggio 2021.

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