Depeche Mode

Depeche Mode
I Depeche Mode nel 2023
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereRock elettronico[1][2][3][4]
New wave[5][6][7][8]
Synth pop[9]
Periodo di attività musicale1980 – in attività
EtichettaMute Records, Sire Records, Reprise Records, Capitol Records, Virgin, Columbia Records, Legacy Records, Hansa Records
Album pubblicati52
Studio15
Live5
Raccolte30
Remix2
Logo ufficiale
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Sito ufficiale

I Depeche Mode sono un gruppo musicale synth pop britannico formato nel 1980 a Basildon e composto da Dave Gahan (voce) e Martin Gore (chitarra e tastiere).

La formazione originaria comprendeva anche Vince Clarke (tastiere, chitarra, cori, drum machine) ed Andrew Fletcher (tastiere, basso e cori). Nel 1981 Clarke lasciò la band per fondare gli Yazoo con Alison Moyet e in seguito gli Erasure con Andy Bell.[10] Al suo posto fu chiamato Alan Wilder (tastiere, batteria, cori, basso, pianoforte, percussioni), che fece parte della formazione dal 1982 al 1995. In seguito la band continuò la propria attività come trio fino alla morte di Fletcher, avvenuta nel 2022.

Affermatisi sulla scena synth pop britannica agli inizi degli anni ottanta, la loro fama si è protratta ed accresciuta negli anni. Attraverso una proficua carriera lunga quattro decenni,[11] hanno abbracciato attraverso l'utilizzo dell'elettronica più di un genere musicale, con larghe concessioni al pop rock e alla new wave, specie nella seconda fase, e una massiccia incursione nell'alternative dance.

Con oltre 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo[12][13], diversi gruppi e artisti provenienti da tutti i generi musicali influenzati dai loro lavori e numerose cover delle loro canzoni realizzate, i Depeche Mode sono uno dei gruppi più influenti nella storia della musica elettronica, nonché una delle migliori band musicali di sempre. La nota rivista musicale britannica Q li ha definiti "la band elettronica più popolare e longeva che il mondo abbia mai conosciuto"[14], e Rolling Stone "la quintessenza della musica elettronica degli anni ottanta".[15]

  1. ^ (EN) Depeche Mode, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  2. ^ Enzo Gentile, Alberto Tonti, Il dizionario del pop-rock, Zanichelli, 2014, pp. 459-460.
  3. ^ Depeche Mode, su scaruffi.com. URL consultato il 30 giugno 2017.
  4. ^ Robert Dimery, 1001 album, Atlante, 2014, pp. 569.
  5. ^ Riccardo Bertoncelli, Storia leggendaria della musica rock, Giunti, 2010, pp. 165.
  6. ^ Alino Stea, New wave Le mille anime di una rivoluzione, su Ondarock. URL consultato il 13 ottobre 2016.
  7. ^ Eddy Cilìa, Enciclopedia Rock - '80 (quinto volume), Arcana, 2001, pp. 139-140.
  8. ^ Simone Arcagni, New wave, Giunti, 2001, pp. 52-53.
  9. ^ Dario Ingiusto, Lorenzo Salzano, Depeche Mode - I rumori blasfemi del synthpop, su Ondarock. URL consultato il 2 agosto 2023.
  10. ^ (EN) Brian Boone, The tragic real-life story of Depeche Mode, su Grunge, 27 maggio 2022.
  11. ^ (EN) Kerri Mason, Depeche Mode Prepares For Tour Of The Universe, su Billboard, 23 marzo 2009.
  12. ^ (EN) Kerri Mason, Depeche Mode Prepares For Tour Of The Universe, su billboard.com, Billboard, 23 marzo 2009. URL consultato il 26 giugno 2012 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2012).
  13. ^ (FR) Depeche Mode, su fanofmusic.free.fr, Fan of Music. URL consultato il 26 giugno 2012.
  14. ^ (EN) Depeche Mode: The Best Of, Volume 1, su bestof.depechemode.com. URL consultato il 26 giugno 2012.
  15. ^ (EN) Depeche Mode Biography, su Rolling Stone. URL consultato il 2 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2013).

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