Dred Scott contro Sandford

Dred Scott v. Sandford
Dred Scott contro Sandford
TribunaleCorte suprema degli Stati Uniti d'America
Caso60 U.S. 393 19 How. 393; 15 L. Ed. 691; 1856 WL 8721; 1856 U.S. LEXIS 472
Data11-14 febbraio 1856 (prima discussione)
15-18 dicembre 1856 (seconda discussione)
Sentenza6 marzo 1857
GiudiciRoger B. Taney (Presidente della Corte) John McLean · James M. Wayne · John Catron · Peter V. Daniel · Samuel Nelson · Robert C. Grier · Benjamin R. Curtis · John A. Campbell
Opinione del caso
1) Le persone di discendenza africana non sono e non sono mai state considerate cittadini degli USA secondo la Costituzione. Il querelante non è legittimato ad agire.
2) L'articolo IV della costituzione si applica solo alle terre in possesso al momento della scrittura della costituzione stessa. DI conseguenza il congresso non può bandire la schiavitù nei territori. Il compromesso del Missouri pertanto è incostituzionale.
3) Il principio del giusto processo proibisce al governo federale di liberare gli schiavi portati nei territori federali.
Leggi applicate
Art. IV e V emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America
Sentenza superata da
XIII XIV e XV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America
Civil Rights Act del 1866
Kleppe contro New Mexico (in parte)

Il caso Dred Scott contro Sandford, 60 U.S. 393 (1857), è un celebre caso discusso davanti alla Corte suprema degli Stati Uniti d'America nel 1856 e deciso con una sentenza del 6 marzo 1857, appena due giorni dopo l'insediamento della presidenza di James Buchanan, che stabilì che gli afroamericani costretti in schiavitù negli Stati Uniti d'America non erano tutelati dalla Costituzione statunitense né avevano diritto di proporre un'azione giudiziaria, non essendo cittadini statunitensi né potendo diventarlo.

La Corte, inoltre, sancì la incostituzionalità del "compromesso del Missouri" e di qualsiasi legge federale che vietasse o limitasse la schiavitù, poiché ciò avrebbe violato il diritto di proprietà privata garantita dal V emendamento costituzionale, essendo gli schiavi proprietà privata.

La sentenza della Corte Suprema, scritta dal Presidente della Corte Roger B. Taney, ebbe l'effetto di inasprire il dibattito politico sull'abolizione della schiavitù. Essa fu uno dei temi focali nei dibattiti della campagna elettorale delle elezioni di metà termine del 1858 per il seggio di Senatore dell'Illinois fra Abraham Lincoln e Stephen A. Douglas ed in ultima analisi fu una delle concause della guerra di secessione. La sentenza fu superata con l'adozione nel 1868, durante la Presidenza di Andrew Johnson, del XIV emendamento.


© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search