Dura Europos

Disambiguazione – "Doura" rimanda qui. Se stai cercando il comune della Guinea, vedi Doura (Guinea).
Dura Europos
La porta palmirena (che conduceva a Palmira) lungo il lato occidentale delle fortificazioni cittadine.
Periodo di attivitàcittà e accampamento di vexillationes legionarie ed unità ausiliarie dal 115 al 256
Località modernaSalhiyah in Siria, Governatorato di Deir el-Zor
Unità presentilegio III Cyrenaica,[1] legio III Gallica,[2] legio IIII Scythica,[3] legio XVI Flavia Firma,[4] cohors XX Palmyrenorum sagittariorum equitata,[5] coh. II Ulpia equitata civium Romanorum sagittariorum.[6]
Provincia romanaMesopotamia
Battaglie nei pressinel 115 ad opera dell'imperatore romano, Traiano, nel corso delle sue campagne partiche del 115; nel 165 ad opera di Lucio Vero, nel corso delle sue campagne partiche; nel 197/198 ad opera di Settimio Severo, nel corso delle sue campagne partiche;[7]

nel 239 ad opera del re sasanide, Ardashir I, nel corso delle sue campagne in Mesopotamia contro l'Impero romano;[8] e nel 256 ad opera del re sasanide, Sapore I, nel corso delle sue campagne in Mesopotamia contro l'Impero romano.

Dura Europos è un'antica città della Mesopotamia, situata oggi in Siria (in prossimità del villaggio di Salhiyah), fondata da Seleuco I Nicatore (attorno al 300 a.C.), sulla riva destra del fiume Eufrate. Antico insediamento semitico, divenne parte dell'impero macedone sotto i Seleucidi, che le diedero il nome della loro città di origine, Europo.

La sua posizione lungo i confini orientali dell'Impero romano, a diretto contatto prima con il Regno dei Parti e poi dei Sasanidi (dopo il 224), significava una fusione di differenti tradizioni culturali, molte delle quali furono conservate nelle attuali rovine della città. Alcuni reperti notevoli sono stati portati alla luce, tra cui numerosi templi, decorazioni murali, iscrizioni, equipaggiamento militare, tombe, numerosi papiri e persino segni evidenti dell'ultimo dei suoi drammatici assedi, quello dei sasanidi che portarono al definitivo abbandono del sito attorno al 256 circa.

  1. ^ AE 1933, 230; AE 1934, 276; AE 1934, 277; AE 1937, 239.
  2. ^ AE 1934, 276; AE 1934, 281.
  3. ^ AE 1934, 279; AE 1954, 264; AE 1937, 239.
  4. ^ AE 1937, 244; AE 1954, 264.
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore XXPalmyrenorum
  6. ^ AE 1931, 113; AE 1934, 280.
  7. ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LXXVI, 9.
  8. ^ F.Millar, The Roman near East (31 BC - AD 337), Cambridge Massachusetts & London 1993, p.150; X.Loriot, Les premières années de la grande crise du III siècle: de l'avènement de Maximin Thrace (235) à la mort de Gordian III (244), Aufstieg Niedergang Römischen Welt, II.2 (1975), p.657; Pat Southern, The Roman Empire: from Severus to Constantine, p. 70.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search