Effetto Kirkendall

L'effetto Kirkendall è un fenomeno chimico-fisico che consiste nello spostamento dell'interfaccia fra due metalli a causa della differente velocità di diffusione degli atomi nei metalli coinvolti.

L'effetto era già stato osservato nel 1896 da Roberts-Austen nel caso dell'oro accoppiato con altri metalli. Egli dimostrò sperimentalmente il movimento dell'interfaccia tra i due materiali attraverso il posizionamento di marker insolubili all'interfaccia fra l'oro puro e le leghe contenenti lo stesso metallo e portando tale sistema a temperature molto elevate in modo da accelerare il processo di diffusione atomica.

Questo fenomeno prende il nome da Ernest Kirkendall (1914–2005), assistente di ingegneria chimica alla Wayne State University dal 1941 al 1946. A lui si deve la scrittura di un articolo scientifico del 1947 in cui descriveva questo effetto.[1]

L'effetto Kirkendall ha importanti conseguenze pratiche; una di queste è la prevenzione o l'eliminazione di vuoti in corrispondenza dell'interfaccia fra lega e metallo puro.

  1. ^ A. D. Smigelskas e E. O. Kirkendall, Diffusione dello Zinc in Alpha-Ottone, in Trans. AIME, vol. 171, 1947, pp. 130–142.

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