Elezioni politiche in Italia del 1976

Elezioni politiche in Italia del 1976
StatoBandiera dell'Italia Italia
Data20-21 giugno
LegislaturaVII legislatura
AssembleeCamera dei deputati, Senato della Repubblica
Legge elettoraleProporzionale classico
Affluenza93,40% (Aumento 0,14%)
Liste Democrazia Cristiana Partito Comunista Italiano Partito Socialista Italiano
Camera dei deputati
Voti 14 209 519
38,71%
12 615 650
34,37%
3 540 309
9,64%
Seggi
262 / 630
228 / 630
57 / 630
Differenza % Aumento 0,05% Aumento 7,22% Aumento 0,03%
Differenza seggi Diminuzione 4 Aumento 49 Diminuzione 4
Senato della Repubblica
Voti 12 227 353
38,88%
10 637 772
33,83%
3 208 164
10,20%
Seggi
135 / 315
116 / 315
29 / 315
Differenza % Aumento 0,81% Aumento 6,23% Diminuzione 0,51%
Differenza seggi Stabile Aumento 25 Diminuzione 4
Distribuzione del voto alla Camera
Governi
Andreotti III (1976-1978)
Andreotti IV (1978-1979)
Andreotti V (1979)

Le elezioni politiche in Italia del 1976 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 20 e lunedì 21 giugno 1976[1]. Furono le prime elezioni politiche con il voto ai diciottenni[2].

Le consultazioni videro prevalere nuovamente la Democrazia Cristiana, pressoché stabile, ma per la prima volta il primato fu seriamente insidiato dal Partito Comunista Italiano che, ottenendo un impetuoso aumento di consensi, si fermò a pochi punti percentuali dai democristiani maturando il miglior risultato della sua storia. Nel complesso l'area del centrosinistra (DC-PSI-PSDI-PRI) mantenne la maggioranza assoluta dei voti e dei seggi ma risultò ridimensionata soprattutto per il forte arretramento dei socialdemocratici. Divenne quindi fondamentale il sostegno dei socialisti senza i quali il centro non era più autosufficiente. Tuttavia la formula del centrosinistra «organico» fu temporaneamente abbandonata e iniziò la breve parentesi dei governi di unità nazionale che prese il nome di compromesso storico. Anche la destra missina perse notevoli consensi dopo il boom delle precedenti elezioni, così come i liberali che persero più della metà dei propri voti ottenendo il loro minimo storico. Infine, per la prima volta, entrarono in parlamento eletti del Partito Radicale, e forze più a sinistra del PCI, rappresentate da Democrazia Proletaria.

  1. ^ Si è conclusa senza incidenti una campagna tesa e breve, in La Stampa, 19 giugno 1976. URL consultato il 20 giugno 2016.
  2. ^ Già domani sera i primi risultati, in La Stampa, 20 giugno 1976. URL consultato il 20 giugno 2016.

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