Emmeline Pankhurst

Emmeline nel 1913

Emmeline Pankhurst, nata Goulden (Manchester, 15 luglio 1858Hampstead, 14 giugno 1928), è stata un'attivista e politica britannica che guidò il movimento delle suffragette del Regno Unito, aiutando le donne ad ottenere il diritto di voto, fu anche membro dell’ordine della Penna bianca.

Nel 1999 la rivista statunitense Time proclamò Pankhurst come una delle "persone più importanti del XX secolo" affermando che ella "ha modellato un'idea di donna per il nostro tempo, ha scosso la società in un nuovo modello da cui non ci sarebbe stata più possibilità di tornare indietro"[1]. All'epoca fu ampiamente criticata per le sue aggressive tattiche di militantismo e gli storici non si trovano ancora d'accordo sulla misura della loro effettiva efficacia e portata, ma il suo lavoro venne riconosciuto come un elemento cruciale per il raggiungimento del suffragio femminile in Gran Bretagna.

Nata a Moss Side, Ward di Manchester da genitori politicamente attivi, Pankhurst venne presentata all'età di 14 anni al movimento per il suffragio femminile. Il 18 dicembre del 1879 si sposò con Richard Pankhurst, un barrister di 25 anni più anziano che sosteneva il diritto di voto per le donne. Ebbero cinque figli nei seguenti dieci anni. Sostenne le sue attività al di fuori dell'ambito domestico fondando nel 1898 la "Franchise Woman's League" riuscendo a coinvolgervi un gran numero di donne e sostenendo il suffragio sia per le donne sposate sia per quelle nubili.

Quando nel 1903 questa prima organizzazione si sciolse cercò di aderire al "Partito laburista indipendente" attraverso la sua amicizia con l'esponente del socialismo Keir Hardie, ma le venne inizialmente rifiutata l'adesione dal ramo locale del partito a causa del suo essere donna. Mentre lavorò come Board of guardians (guardiano amministrativo legale per le classi povere) rimase scioccata dalle dure condizioni che incontrò nelle workhouses ("case di lavoro") del circondario di Manchester.

Nel 1903, cinque anni dopo la morte del marito, fondò la Women's Social and Political Union (WSPU),[2] un'associazione per la promozione del suffragio femminile dedicata ad "azioni, non parole"[3]. Il gruppo si autoidentificò come indipendente da - e spesso in opposizione a - i partiti politici esistenti; divenne presto noto per la sua ricerca di scontri fisici: i suoi membri frantumavano le finestre e aggredivano i funzionari pubblici. Pankhurst, le sue tre figlie e altri attivisti del WSPU ricevettero ripetute sentenze di condanna da scontare in prigione dove organizzarono uno sciopero della fame in segno di protesta.

Quando la più grande delle figlie, Christabel Pankhurst, prese in mano la direzione esecutiva del WSPU, l'antagonismo tra il gruppo e il governo crebbe ancora di più; alla fine il gruppo adottò anche l'incendio come segno di protesta spingendo le organizzazioni più moderate a parlar male della famiglia Pankhurst.

Nel 1913 vennero espulsi alcuni membri illustri dell'associazione, fra cui le figlie di Pankhurst Adela Pankhurst e Sylvia Pankhurst; Emmeline ne fu talmente infuriata da dare ad Adela un biglietto da 20 sterline e una lettera di presentazione indirizzata ad alcune suffragiste australiane, insistendo perché emigrasse[4]. Adela rispettò la sua volontà e la rottura con la famiglia non fu mai più risanata.

Sylvia si avvicinò poi al socialismo.

Con l'avvento della prima guerra mondiale Emmeline e Christabel dichiararono immediatamente l'arresto temporaneo dell'attivismo militante sostenendo la posizione del governo di Sua Maestà contro il "pericolo tedesco"[5]. Entrambe iniziarono a invitare le donne a sostenere la produzione industriale e a incoraggiare i giovani a combattere, divenendo figure di spicco all'interno del movimento patriottico delle "piume bianche"[6].

Nel 1918 la "Representation of the People Act 1918" concesse il diritto di voto a tutti gli uomini di età superiore ai 21 anni e alle donne di età superiore ai 30. Questa discrepanza mirava a garantire che gli uomini non diventassero elettori di minoranza in conseguenza dell'enorme numero di decessi avvenuti nel corso della prima guerra mondiale[7].

Nel novembre del 1917 Pankhurst trasformò la macchina organizzativa del WSPU nel "Women's Party", dedicato alla promozione della parità femminile all'interno della vita pubblica. Negli anni seguenti ebbe modo di preoccuparsi di ciò che percepiva come la minaccia incombente del bolscevismo e conseguentemente si unì al Partito Conservatore. Fu scelta come candidata conservatrice del distretto londinese di Stepney nel 1927[8].

Morì il 14 giugno del 1928, solo alcune settimane prima che la rappresentanza del governo conservatore allargasse il diritto di voto a tutte le donne di età superiore ai 21 anni, il 2 luglio, durante il "Representation of the People (Equal Franchise) Act 1928". Fu commemorata due anni dopo con una statua posta all'interno dei Victoria Tower Gardens.

  1. ^ Marina Warner, Emmeline Pankhurst –Time 100 People of the Century, in Time, 14 giugno 1999. URL consultato il 7 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2013).
  2. ^ (EN) Start of the suffragette movement, su UK Parliament. URL consultato il 6 giugno 2024.
  3. ^ E. Pankhurst 1914, p. 38.
  4. ^ Hochschild, Adam (2011). To End All Wars, p. 71. Houghton Mifflin Harcourt, Boston. ISBN 978-0-618-75828-9.
  5. ^ Quoted in Purvis 2002, p. 270.
  6. ^ White Feather Feminism, su itech.fgcu.edu. URL consultato il 24 febbraio 2014.
  7. ^ Representation of the People Act 1918, su parliament.uk. URL consultato il 24 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. ^ Emmeline Pankhurst – Conservative candidate.

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