Esercito del Mahdi

Esercito del Mahdi (جيش المهدي)
poi Brigate della Pace
(سرايا السلام)
AttivaGuerra in Iraq (2003 -),[1] Guerra civile siriana,[2][2] Guerra contro Daesh
NazioneBandiera dell'Iraq Iraq
ContestoGuerra in Iraq (2003 --);
Guerra civile siriana
IdeologiaFondamentalismo islamico sciita
AlleanzeBandiera dell'Iran Iran
Bandiera della Siria Siria
Affinità politicheForze di Mobilitazione Popolari (al-Ḥashd al-Shaʿbī)
Componenti
FondatoriMuqtadā al-Ṣadr
Attività
Azioni principali
Voci su unità paramilitari in Wikipedia

L'Esercito del Mahdi[5] (EM, in arabo جيش المهدي, Jaysh al-Mahdī)[6][7] - vecchio nome delle Brigate della Pace (سرايا السلام, Sarāyā al-salām) - è una forza paramilitare irachena sciita, forte di circa 10 000-50 000 combattenti,[8][9] creata dall'esponente religioso sciita Muqtadā al-Ṣadr nel giugno 2003.
Le sue basi principali sono Najaf, al-Kūfa e Madīnat al-Ṣadr

Il gruppo è assurto agli onori della cronaca internazionale il 18 aprile 2004, quando si è messo alla testa del primo importante conflitto a fuoco contro i militari statunitensi che avevano invaso l'Iraq.
Ciò era collegato a una rivolta che aveva fatto seguito alla messa al bando del giornale di Muqtadā al-Ṣadr e al susseguente tentativo di arrestare l'esponente religioso sciita, conclusi il 6 giugno col raggiungimento di una tregua. Essa fu seguita da azioni miranti allo scioglimento del gruppo armato e alla trasformazione dell'EM in un partito politico, in grado di partecipare alle elezioni irachene del 2005; Muqtadā al-Ṣadr ordinò allora ai combattenti dell'Esercito del Mahdi di cessare il fuoco a meno che non fossero stati attaccati. La tregua fu rotta nell'agosto del 2004, dopo che l'EM aveva portato a segno alcune azioni provocatorie, con l'esplodere di nuove azioni ostili.
Nel 2008, a seguito di un giro di vite da parte delle forze di sicurezza irachene, il gruppo è stato disciolto.

Al suo apice, la popolarità dell'Esercito del Mahdi era abbastanza elevata da consentirgli d'influenzare il governo iracheno, l'apparato della nuova polizia e la cooperazione coi sunniti iracheni e i loro sostenitori. Il gruppo raccoglieva consensi tra le forze di polizia irachene. Il Partito Nazionale Indipendente dei Quadri e delle Elites, che concorreva alle elezioni parlamentari irachene del gennaio 2005 era strettamente legato all'Esercito del Mahdi. Componenti di quest'ultima formazione hanno spesso compiuto atrocità, in particolar modo ai danni dei civili iracheni sunniti. L'EM è stato accusato di aver operato con squadroni della morte.[10][11]

Il gruppo è stato armato con vari tipi di armi leggere, inclusi ordigni esplosivi improvvisati (Improvised explosive devices) (IED). Molti di tali ordigni impiegati durante attacchi alle Forze Irachene di Sicurezza (l'esercito ricostituito dopo lo scioglimento di quello esistente fino alla caduta di Ṣaddām Ḥusayn), e le forze della coalizione anglo-americana, hanno usato sensori a raggi infrarossi come puntatori, una tecnica ampiamente seguita dalla IRA in Irlanda del Nord a metà degli anni novanta.[12]

  1. ^ Mahdi Army military parade in Iraq, in RT, 21 giugno. URL consultato il 21 giugno (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2017).
  2. ^ a b Iraqi Shi'ite militants start to acknowledge role in Syria | Reuters
  3. ^ Video shows burning village near Tikrit : "Shiite militias wanted revenge", su observers.france24.com. URL consultato il 22 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2015).
  4. ^ Iraqi forces pause in battle to drive Islamic State from Tikrit | Reuters, su reuters.com. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2015).
  5. ^ Dalla escatologica figura del Mahdī, destinato secondo la mitologia religiosa islamica a tornare verso la fine del mondo per restaurare il primo puro Islam e che, nello sciismo, s'identifica con l'ultimo Imam nascosto (in ghayba).
  6. ^ Mahdi Army | Mapping Militant Organizations
  7. ^ http://www.iraqinews.com/iraq-war/shia-peace-brigades-killed-30-isis-militants-says-aqili/
  8. ^ Iraqi Shia groups rally in show of power - Al Jazeera English, su m.aljazeera.com. URL consultato il 21 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2015).
  9. ^ Iraq crisis: Isis allies 'turn on jihadists' as 17 killed in clashes near Kirkuk, in Telegraph.co.uk, 21 giugno 2014. URL consultato il 21 gennaio 2015.
  10. ^ Copia archiviata, su independent.co.uk. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2008).
  11. ^ Copia archiviata, su jamestown.org. URL consultato il 10 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2007).
  12. ^ Greg Harkin, Francis Elliott e Raymond Whitaker, Revealed: IRA bombs killed eight British soldiers in Iraq, in The Independent, London, 16 ottobre 2005. URL consultato il 12 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2008).

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