Esercito jugoslavo in patria

Esercito jugoslavo in patria
Jугословенска војска у отаџбини
Jugoslovenska vojska u otadžbini
Bandiera dei cetnici con il motto Per il Re e la Patria - Libertà o Morte
Descrizione generale
Attiva1941-1946
NazioneBandiera della Jugoslavia Governo in esilio della Jugoslavia
TipoGuerriglia
NemiciPotenze dell'Asse
Partigiani jugoslavi
Ustaša.
Dimensione300.000 uomini
SoprannomeCetnici
Movimento di Ravna Gora
MottoPer il Re e per la Patria!
За краља и отаџбину!
Anniversari15 mаggio
Comandanti
Comandante generaleDraža Mihailović
Degni di notaDragiša Vasić
Ilija Trifunović-Birčanin
Dobroslav Jevđević
Pavle Đurišić
Momčilo Đujić
Zaharije Ostojić
Dragutin Keserović
Petar Baćović
Vojislav Lukačević
Jezdimir Dangić
Bajo Stanišić
Boško Todorović
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L'Esercito jugoslavo in patria o cetnici (Sostantivo plurale serbo: четници - četnici, pronuncia IPA: /ʧɛtniʦi/, al singolare: četnik - четник, in italiano cetnico, nome che deriva dal termine četa ovvero: "compagnia e/o truppa", oppure da četovanje) fu un movimento politico e militare nazionalista serbo di ispirazione monarchica fedele a Pietro II, re di Jugoslavia in esilio, attivo nella Jugoslavia occupata dalle forze dell'Asse durante la seconda guerra mondiale.

Durante il corso della guerra il movimento cetnico, pur formalmente ostile all'Asse, si ritrovò spesso a collaborare sia con le forze occupanti italo-tedesche sia con gli Alleati a seconda dei diversi obiettivi. La selezionata e occasionale collaborazione con l'Asse era volta a fronteggiare i partigiani comunisti di Tito, principali avversari ideologici, mentre la collaborazione con gli Alleati era volta al contrasto del movimento nazionalista croato degli Ustascia, alleati dell'Asse, nonché degli stessi occupanti tedeschi e italiani.

I cetnici furono partner del terrore e del contro-terrore che si verificarono in Jugoslavia durante la Seconda Guerra Mondiale. Le tattiche di terrore contro i partigiani comunisti e i loro sostenitori erano guidate dall'ideologia. I cetnici cercavano di creare una Grande Serbia eliminando i non serbi, soprattutto musulmani e croati, dai territori che sarebbero stati incorporati nel loro Stato postbellico, e durante questo periodo compirono massacri di massa contro musulmani e croati. Si stima che i cetnici abbiano ucciso da 18.000 a 32.000 croati e da 29.000 a 33.000 musulmani.[1]

  1. ^ Geiger, Vladimir (2012). "Human losses of Croats in World War II and the immediate post-war period. Review of Croatian History. Croatian institute of history.

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