Espansione del cristianesimo in Europa tra V e VIII secolo

La conversione di Clodoveo e dei Franchi sullo scorcio del V secolo segnò la definitiva vittoria della Chiesa cattolica tra i Germani. Vescovi di antiche città romane, missionari di origine celtica (irlandese e scozzese) e anglosassone svolsero la loro attività in mezzo a quei popoli con dedizione disinteressata. La stragrande maggioranza dei Germani si è convertita al cristianesimo con sorprendente rapidità e con spontaneità. Fecero eccezione i Sassoni, che furono costretti alla conversione da Carlo Magno solo dopo una dura resistenza. La sottomissione e la cristianizzazione dei Sassoni chiuse l'anello dei Germani occidentali nel regno dei Franchi. Con questo avvenimento era posta la condizione necessaria per il lento formarsi di uno Stato tedesco unitario e di una nazione tedesca.

I primi centri missionari furono le antiche città episcopali romane. Eminenti vescovi e missionari furono: Martino di Tours (morto nel 397), Liborio di Mans (397), Severino di Colonia (morto nel 400 circa), Alcimo Ecdicio Avito (morto dopo il 518), Remigio di Reims (morto nel 533 circa) e Cesario di Arles (542). Fino al VI secolo, in quasi tutti gli episcopati della Gallia e della Germania erano ancora insediati vescovi di provenienza romana. Fu solo alla fine del VII secolo che l'episcopato raggruppò prevalentemente vescovi di origine germanica.


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