Esplorazione di Giove

Voce principale: Giove (astronomia).

L'esplorazione di Giove attraverso sonde automatiche è iniziata nel 1973 con il fly-by della sonda Pioneer 10.

La quasi totalità delle sonde che hanno visitato il pianeta hanno effettuato dei fly-by, cioè hanno osservato Giove senza entrare in orbita zenocentrica. Le uniche eccezioni sono rappresentate dalla sonda Galileo, rimasta in orbita attorno a Giove per oltre 7 anni[1], e la sonda Juno per l'osservazione di Giove ad alte latitudini[2], il cui lancio è avvenuto il 5 agosto 2011 ed è tuttora operativa. Entrambe hanno ampliato notevolmente le nostre conoscenze sul pianeta e sui suoi quattro satelliti principali, Io, Europa, Ganimede e Callisto.[3]

Giove è un gigante gassoso e non ha una vera e propria superficie solida: un atterraggio sulla sua superficie è quindi impossibile. Ciononostante, la sonda Galileo ha trasportato sul pianeta una seconda sonda robotica che è penetrata nell'atmosfera del pianeta, rivelandone la composizione, eseguendo misure di pressione e temperatura, della velocità dei venti ed in generale del grado di attività dell'atmosfera.[3]

Proprio le numerose scoperte avvenute grazie alla missione Galileo hanno rafforzato l'interesse della comunità scientifica per il gigante gassoso ed il suo sistema. Fin dalla conclusione della missione si è iniziato a pensare ad un suo successore, che avrebbe dovuto avere una maggiore disponibilità di manovra e la possibilità di entrare in orbita attorno ad alcuni dei principali satelliti del pianeta o anche trasportarvi un lander. Tuttavia le difficoltà economiche della NASA (l'ente spaziale americano e principale contributore nelle missioni esplorative di Giove) hanno impedito a lungo che una tale missione si realizzasse.

La Europa Jupiter System Mission, che prevedeva l'utilizzo di due sonde automatiche focalizzate allo studio dei quattro satelliti galileiani ed il cui lancio era previsto nel 2020, è stata cancellata[4], tuttavia nel 2023 è stata lanciata la Jupiter Icy Moons Explorer ("Esploratore delle lune ghiacciate di Giove") dell'ESA per l'esplorazione di Callisto, Ganimede ed Europa, e nel 2024 sarà lanciata Europa Clipper, che studierà in particolar modo Europa. La sonda Juno della NASA ha la caratteristica di portare avanti l'esplorazione di Giove ad un costo ridotto. l'Europa Jupiter System Mission, invece, era un progetto ambizioso che richiedeva per la sua realizzazione una collaborazione internazionale.

Giove è un punto nodale nelle rotte delle sonde esplorative dirette verso il sistema solare esterno, per la sua grande forza di gravità e la conseguente capacità di agire da fionda gravitazionale per le sonde: tutto ciò rappresenta quindi un'ulteriore opportunità per l'osservazione del pianeta.

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore galileo
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Juno
  3. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore NASA_Facts
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore EJSM

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