Esplorazione di Mercurio

L'esplorazione di Mercurio è avvenuta per mezzo di sonde spaziali semiautomatiche. Ad oggi solo due sonde, entrambe della NASA. La Mariner 10, nel 1974-1975, e MESSENGER, che è entrata in orbita attorno al pianeta il 18 marzo 2011, dopo averlo sorvolato tre volte nel biennio 2008-2009. La principale scoperta di queste missioni effettuata relativamente vicino al pianeta (avvicinamento fino a 200 km da terra) si riferisce alla presenza di un campo magnetico che sembra indicare che Mercurio abbia un nucleo ancora parzialmente liquido, contrariamente alle ipotesi iniziali.[1]

Una terza missione denominata BepiColombo e sviluppata congiuntamente dall'ESA e dalla JAXA, è stata lanciata il 19 ottobre 2018 e dovrebbe raggiungere Mercurio nel 2025.[2]

Rispetto ad altri pianeti del Sistema solare interno, Mercurio è difficile da esplorare poiché la velocità richiesta per raggiungerlo è relativamente elevata e la sua vicinanza al Sole rende difficile manovrare un veicolo spaziale in un'orbita stabile attorno ad esso.[2]

  1. ^ Il cuore duro di Mercurio, su media.inaf.it, 18 aprile 2019.
  2. ^ a b BepiColombo Mission, su eoportal.org, ESA.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search