Festival di Berlino 1987

Pedro Almodóvar e Gus Van Sant, primi vincitori del Teddy Award.

La 37ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dal 20 febbraio al 3 marzo 1987, con lo Zoo Palast come sede principale.[1] Direttore del festival è stato per l'ottavo anno Moritz de Hadeln.

L'Orso d'oro è stato assegnato al film sovietico Tema di Gleb Panfilov.

La Berlinale Kamera è stata assegnata all'attore Klaus Maria Brandauer, al regista Ėlem Klimov e a Jack Valenti, presidente della Motion Picture Association of America.

In questa edizione sono stati introdotti per la prima volta il Premio Alfred Bauer, intitolato al primo direttore della Berlinale recentemente scomparso e riservato a film ritenuti particolarmente innovativi,[2][3] e i Teddy Awards, conferiti a lungometraggi e cortometraggi legati a tematiche LGBT da una giuria composta da organizzatori di festival di cinema gay-lesbico.

Il festival è stato aperto da Il colore dei soldi di Martin Scorsese ed è stato chiuso da L'addio di Ėlem Klimov, entrambi proiettati fuori concorso.[4][5]

La retrospettiva di questa edizione è stata dedicata al regista statunitense di origini armene Rouben Mamoulian, mentre la sezione "Homage" ha visto una rassegna di film interpretati dagli attori francesi Jean-Louis Barrault e Madeleine Renaud.[6]

  1. ^ 37th Berlin International Film Festival - February 20 - March 3, 1987, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 4 maggio 2017.
  2. ^ Il premio è stato sospeso nel 2020 e non più assegnato dal 2021, a séguito della scoperta del passato di Bauer come funzionario di primo piano del Ministero della Propaganda guidato da Joseph Goebbels durante il regime nazista.
  3. ^ The Alfred Bauer Case, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 4 novembre 2019.
  4. ^ Lietta Tornabuoni, Il festival superfedele, in La Stampa, 17 febbraio 1987.
  5. ^ Lietta Tornabuoni, E alla fine Cine-Summit, in La Stampa, 4 marzo 1987.
  6. ^ Retrospective, Berlinale Classics & Homage, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 28 febbraio 2019.

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