Festival di Berlino 1992

Ingresso degli studi cinematografici Babelsberg di Potsdam, celebrati nella retrospettiva di questa edizione.

La 42ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dal 13 al 24 febbraio 1992, con lo Zoo Palast come sede principale.[1] Direttore del festival è stato per il tredicesimo anno Moritz de Hadeln.

L'Orso d'oro è stato assegnato al film statunitense Grand Canyon - Il cuore della città di Lawrence Kasdan.

La Berlinale Kamera è stata assegnata al regista e produttore Hal Roach, al quale è stata dedicata la sezione "Homage".[2]

In questa edizione sono stati introdotti due nuovi riconoscimenti: il premio della giuria ecumenica, assegnato dalle organizzazioni cinematografiche internazionali delle Chiese protestanti e cattoliche (INTERFILM e SIGNIS), e il Guild Film Prize, assegnato da membri della AG Kino - Gilde, associazione tedesca dei distributori cinematografici.[3]

Il festival è stato aperto da Il proiezionista di Andrej Končalovskij ed è stato chiuso da Der Brocken di Vadim Glowna, entrambi in concorso.[4][5]

La retrospettiva di questa edizione, intitolata "Babelsberg - A film studio", è stata dedicata agli 80 anni degli studi cinematografici Babelsberg di Potsdam.[6] In apertura è stato proiettato Metropolis di Fritz Lang, con la musica originale di Gottfried Huppertz eseguita dall'orchestra sinfonica dalla DEFA diretta da Bernd Heller.[7]

  1. ^ 42nd Berlin International Film Festival - February 13-24, 1992, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 15 maggio 2023.
  2. ^ Awards 1992, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 16 marzo 2017.
  3. ^ Further Prizes, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 16 marzo 2017.
  4. ^ Lietta Tornabuoni, Berlino prigioniera del passato, in La Stampa, 13 febbraio 1992.
  5. ^ Lietta Tornabuoni, Sentimenti privati della Germania unita, in La Stampa, 25 febbraio 1992.
  6. ^ Retrospectives Since 1977, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  7. ^ Gianni Rondolino, Gli 80 anni di Babelsberg, in La Stampa, 21 febbraio 1992.

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