La filosofia del XIX secolo prende avvio dalla precedente stagione dell'Illuminismo, a cui contrappone i nuovi ideali del Romanticismo, sostituendo ad una concezione della ragione astratta e livellatrice, che in nome dei suoi principi generici era giunta a produrre le stragi della Rivoluzione Francese, una «ragione storica» che tenesse conto anche delle peculiarità e dello spirito dei diversi popoli, a volte assimilati a degli organismi viventi, con una loro anima e una loro storia.[1]
I forti e radicali cambiamenti in campo filosofico furono accompagnati da sviluppi nella politica, nella letteratura, nell'arte, nell'economia, nella scienza, dando luogo nella seconda metà del XIX secolo alla corrente del positivismo.
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