Foraggio

Bovini che si alimentano di foraggio

Il foraggio è qualsiasi sostanza che serve da alimento al bestiame domestico[1][2][3].

I pascoli, i prati-pascoli, i prati, gli erbai, gli arbusti e gli alberi foraggeri occupano tre quarti della superficie utilizzata per la produzione agricola nell'intero pianeta. L'utilizzazione di queste risorse può essere fatta con il pascolamento, oppure mediante foraggiamento in stalla con erba fresca o conservata. L'utilizzazione dei pascoli è generalmente stagionale ed è spesso necessaria l'integrazione con sistemi che garantiscano l'alimentazione del bestiame tutto l'anno quali fienagione, insilaggio, impiego di mangimi, migrazione verso zone ricche di disponibilità alimentari, pascolamento dei residui agricoli. Le parti non commestibili di cereali e leguminose costituiscono circa la metà della biomassa che rimane sul campo. I residui colturali sono sempre stati un'importante fonte di alimentazione in molte aree in particolare nei periodi di magra. Oggi lo sono ancora nei sistemi di produzione su piccola scala, nei paesi in via di sviluppo.

  1. ^ foraggio, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 18 novembre 2019.
  2. ^ foràggio, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 19 aprile 2022.
  3. ^ Foraggio: Definizione e significato di foraggio, su Dizionario italiano - Corriere.it. URL consultato il 19 aprile 2022.

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