Francesco Cossiga

Francesco Cossiga
Ritratto ufficiale, 1985

Presidente della Repubblica Italiana
Durata mandato3 luglio 1985 –
28 aprile 1992
Capo del governoBettino Craxi
Amintore Fanfani
Giovanni Goria
Ciriaco De Mita
Giulio Andreotti
PredecessoreSandro Pertini
SuccessoreOscar Luigi Scalfaro

Presidente del Senato della Repubblica
Durata mandato12 luglio 1983 –
24 giugno 1985
PredecessoreVittorino Colombo
SuccessoreAmintore Fanfani

Presidente del Consiglio dei ministri
della Repubblica Italiana
Durata mandato5 agosto 1979 –
18 ottobre 1980
Capo di StatoSandro Pertini
PredecessoreGiulio Andreotti
SuccessoreArnaldo Forlani

Presidente del Consiglio europeo
Durata mandato1º gennaio 1980 –
30 giugno 1980
PredecessoreCharles J. Haughey
SuccessorePierre Werner

Ministro dell'interno
Durata mandato12 febbraio 1976 –
11 maggio 1978
Capo del governoAldo Moro
Giulio Andreotti
PredecessoreLuigi Gui
SuccessoreVirginio Rognoni

Ministro per l'organizzazione della pubblica amministrazione e per le Regioni
Durata mandato23 novembre 1974 –
12 febbraio 1976
Capo del governoAldo Moro
PredecessoreLuigi Gui
SuccessoreTommaso Morlino

Sottosegretario di Stato al Ministero della difesa
Durata mandato26 febbraio 1966 –
28 marzo 1970
ContitolareMario Marino Guadalupi
Natale Santero
Guglielmo Donati
Guglielmo Pelizzo
Francesco Ferrari
Guglielmo Donati
Giovanni Elkan
Capo del governoAldo Moro
Giovanni Leone
Mariano Rumor
PredecessoreLuigi Angrisani
Mario Marino Guadalupi
Guglielmo Pelizzo
SuccessoreMario Marino Guadalupi
Attilio Iozzelli
Vito Lattanzio

Senatore a vita della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 1992 –
17 agosto 2010
LegislaturaXI, XII, XIII, XIV, XV, XVI
Gruppo
parlamentare
XI-XII: Misto/NI
XIII: Misto/NI (fino al 24/03/1998; dal 18/02/1999 al 13/12/1999; dal 26/10/2000)
- UDR (dal 25/03/1998 al 17/02/1999)
- Misto/Centro Riformatore (dal 14/12/1999 al 25/10/2000)
XIV:
- Misto/NI (fino al 05/11/2003)
- Per le Autonomie (dal 06/11/2003)
XV: Misto/NI
XVI: UdC, SVP e Aut
Tipo nominaNomina di diritto per un Presidente emerito della Repubblica Italiana
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato12 luglio 1983 –
3 luglio 1985
LegislaturaIX
Gruppo
parlamentare
Democratico Cristiano
CircoscrizioneSardegna
CollegioTempio-Ozieri
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato12 giugno 1958 –
11 luglio 1983
LegislaturaIII, IV, V, VI, VII, VIII
Gruppo
parlamentare
Democratico Cristiano
CircoscrizioneCagliari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDC (1945-1992)
UDR (1998-1999)
UpR (1999-2001)
Ind. (1992-1998; 2001-2010)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Sassari
ProfessionePolitico, giurista, docente universitario
FirmaFirma di Francesco Cossiga

Francesco Maurizio Cossiga (Sassari, 26 luglio 1928Roma, 17 agosto 2010) è stato un politico, giurista e militare italiano, ottavo Presidente della Repubblica Italiana dal 1985 al 1992, quando assunse, di diritto, l'ufficio di senatore a vita[1].

Ai sensi del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2001[2], ha potuto fregiarsi del titolo di presidente emerito della Repubblica Italiana. Cossiga è ampiamente considerato uno dei politici più importanti e influenti della cosiddetta Prima Repubblica. È stato spesso descritto come un uomo forte e accusato di essere un "ministro di ferro", che ha represso brutalmente le proteste pubbliche[3].

Professore di diritto costituzionale all'Università di Sassari, iniziò la sua carriera politica nel 1958, dopo essere stato eletto deputato della Democrazia Cristiana. È stato ministro dell'interno nei governi Moro V, Andreotti III e Andreotti IV dal 1976 al 1978, quando si dimise in seguito all'uccisione di Aldo Moro. Dal 1979 al 1980 fu presidente del Consiglio dei ministri nella cui veste guidò una fragile coalizione di governo centrista definitivamente destituita un anno dopo, per mancanza di una maggioranza stabile in Parlamento e fu presidente del Senato della Repubblica nella IX legislatura dal 1983 al 1985, quando lasciò l'incarico, poiché eletto al Palazzo del Quirinale come più giovane Capo dello Stato della storia dell'Italia repubblicana. Si dimise nell'aprile 1992, due mesi prima della scadenza naturale.

Come capo di Stato ha conferito l'incarico a cinque presidenti del Consiglio dei ministri: Bettino Craxi (del quale ha respinto le dimissioni di cortesia presentate nel 1985), Amintore Fanfani (1987), Giovanni Goria (1987-1988), Ciriaco De Mita (1988-1989) e Giulio Andreotti (1989-1992)[4]. Ha nominato cinque senatori a vita (Francesco De Martino, Giovanni Spadolini, Giulio Andreotti, Gianni Agnelli e Paolo Emilio Taviani) e cinque Giudici della Corte costituzionale: nel 1986 Antonio Baldassarre, nel 1987 Mauro Ferri, Luigi Mengoni ed Enzo Cheli, nel 1991 Giuliano Vassalli.

  1. ^ Giovanni Minoli e Piero A. Corsini, La storia sono loro, Milano, Rizzoli, 2010.
  2. ^ Gazzetta Ufficiale nº 117 del 22 maggio 2001.
  3. ^ I consigli di Cossiga alla Polizia "Prima una vittima, poi mano dura" - Scuola&Giovani - Repubblica.it, su repubblica.it. URL consultato il 5 giugno 2021.
  4. ^ Nel 1987, per la prima volta nella storia della Repubblica, conferì l'incarico di formare il governo una donna, l'allora Presidente della Camera dei deputati Nilde Iotti.

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