Friedrich Nietzsche

«Cosa dobbiamo pensare delle dottrine di Nietzsche? Quanto sono vere? Sono utili in qualche modo? C'è in esse qualcosa di obiettivo, o sono le mere fantasie di potenza d'un malato? È innegabile che Nietzsche abbia avuto una grande influenza, non tra i filosofi puri, ma tra gli uomini di cultura artistica e letteraria. Bisogna anche riconoscere che le sue profezie sul futuro sono state, fino ad ora, più giuste di quelle dei liberali o dei socialisti. Se è solo il sintomo di una malattia, la malattia deve essere diffusa assai largamente nel mondo moderno.»

Friedrich Nietzsche fotografato da Gustav Adolf Schultze nel 1882
Firma di Friedrich Nietzsche

Friedrich Nietzsche (AFI: [ˈfʁiːtʁɪç ˈniːtʃə][2] ; Röcken, 15 ottobre 1844Weimar, 25 agosto 1900) è stato un filosofo, filologo, poeta e saggista tedesco.

Pensatore originale e innovativo, la sua produzione filosofica ha influenzato il mondo culturale occidentale dal Novecento in poi.[3] La sua filosofia rappresenta una rottura nei confronti del passato ed una conseguente apertura a nuovi modi di fare filosofia, caratterizzati dall'uso della prosa letteraria e aforistica, ma soprattutto di elementi provocatori, irriverenti, quasi scherzosi.[4][5][6]

La sua opera poliedrica si concentra sulla morale[7], sulla fede cristiana e sul destino dell'individuo contemporaneo smarrito nel nichilismo moderno, che dopo la fine della religione dovrebbe superarlo.[8] Nietzsche stesso trovò spazio per la sperimentazione filosofica e scrittoria, scrivendo opere poetiche[9], filologiche[10] e un'autobiografia, oltre ai saggi filosofici.[11] Il suo pensiero sarà rivoluzionario per la filosofia del secolo seguente e influenzerà anche romanzieri, poeti e artisti.[12][13]

La riflessione di Nietzsche prende le mosse dall'interpretazione della tragedia greca e del teatro wagneriano, visto dal filosofo come il riflesso della tragedia.[N 1][N 2][14] Si sarebbe in seguito allontanato dal pensiero artistico-metafisico per abbracciare un rigoroso metodo scientifico, mirato alla confutazione dei valori filosofici occidentali e al superamento di questi (in special modo della fede cristiana[15]) da parte dell'individuo che diviene oltreuomo.[16]

Nietzsche è inoltre un critico della religione: le sue considerazioni si caratterizzano infatti dalla ferma opposizione dell'ascesi, della venerazione della miseria e del concetto di "anima". Nietzsche inneggia invece al superamento della morale e della metafisica[17]: le caratteristiche fondanti della religione.[18]

L'intera filosofia di Nietzsche costituisce uno spartiacque tra la filosofia dell'Ottocento e quella del Novecento, nonché un pensiero opposto e rivoluzionario[19] rispetto al passato filosofico.[20] Le sue opere iniziali, di stampo schopenhaueriano-wagneriano[21], sarebbero state superate dalla Gaia scienza, opera simbolo della sua conversione illuminista[22]; le opere più famose, invece (quali lo Zarathustra, Al di là del bene e del male e la Genealogia), appartengono alla sua riflessione sul nichilismo e sulla figura dell'oltreuomo.[23]

Nel 1889, a Torino, Nietzsche fu colpito da una crisi cerebrale, che lo costrinse al ricovero. Passò così undici anni di apatia cerebrale, fino alla morte sopravvenuta nel 1900 a causa di una polmonite.[24] Tuttora le cause del collasso vengono dibattute in campo medico.[25]

  1. ^ Russell, p. 732.
  2. ^ John C. Wells, Longman pronunciation dictionary, Longman, Harlow, 1990, p. 478, ISBN 0-582-05383-8.
  3. ^ Hernández, p. 7.

    «Nietzsche è il filosofo critico per antonomasia. Nella sua opera egli si scontrò con la cultura del suo tempo […] Costruì una filosofia fondata sulla supremazia della vita e dichiarò che il futuro apparteneva a un nuovo tipo, il “superuomo”, e al sistema di valori che egli avrebbe inaugurato. Scomparve nel 1900 ignorato da tutti, ma lo stesso secolo che vide la sua morte lo avrebbe dichiarato il critico più lucido e rivoluzionario della società contemporanea. Nietzsche è stato il filosofo del XX secolo e diventerà protagonista anche del XXI. È indubbia la sua incredibile influenza sui posteri e le sue idee continuano a imporsi più o meno esplicitamente nei dibattiti culturali, ispirando quelle correnti filosofiche che non si limitano a interpretare il pensiero passato e presente, ma aspirano a lasciar traccia nel futuro. In tal senso, Nietzsche rende onore al titolo di “filosofo del futuro” che egli stesso si affibbiò. Si considerava un “uomo postumo” […] gli apparteneva non il domani, ma il “dopodomani” […]»

  4. ^ Desideri, p. 25.
    «La pretesa di Nietzsche era pure quella di generare con i suoi stessi scritti quella situazione propizia, quello scompiglio nelle coscienze.»
  5. ^ Russell, p. 798.
    «[A Nietzsche] piace molto esprimersi per paradossi, con l'intento di sorprendere il lettore convenzionale. Impiega le parole "bene" e "male" nella loro ordinaria accezione, e poi dice di preferire il "male" al "bene".»
  6. ^ Bazardjian, p. 83.
    «Nietzsche a tutto è pronto e prevede tutto. Ci sembra paradossale che per uno stesso autore la medesima cosa possa trovare spiegazioni e commenti opposti.»
  7. ^ Russell, p. 726.

    «Nietzsche, pur essendo un professore, era un filosofo e un letterato più che un accademico. Non elaborò concetti filosofici nuovi in campo ontologico o epistemologico; la sua importanza risiede in primo luogo nell'etica e in secondo luogo nella critica storica. Mi limiterò quasi esclusivamente alla sua etica ed alla sua critica della religione, poiché fu questa la parte dei suoi scritti da cui trasse origine la sua influenza.»

  8. ^ Deleuze, p. 104.
  9. ^ Susanna Mati (a cura di), Poesie di Friedrich Nietzsche, Milano, Feltrinelli, 2019, pp. 7-10, ISBN 978-88-07-90333-5.
  10. ^ (DE) Wolfgang Deninger e Walther Linden (a cura di), Gesammelte Werke / Friedrich Nietzsche, Bindlach, Gondrom, 2005, p. 15, ISBN 9783811225985.
  11. ^ (DE) Henning Ottmann, Nietzsche-Handbuch: Leben, Werk, Wirkung, Stoccarda-Weimar, Metzler, 2011, p. 19, ISBN 9783476024039.
  12. ^ (DE) Wolfgang Deninger e Walther Linden (a cura di), Gesammelte Werke / Friedrich Nietzsche, Bindlach, Gondrom, 2005, p. 1287, ISBN 9783811225985.
  13. ^ Hernández, p. 8.
  14. ^ (EN) Anthony M. Ludovici, Nietzsche: His Life and Works, prefazione di Oscar Levi, Londra, Constable & Company, 1910, p. 10, SBN IT\ICCU\LO1\0103488.
  15. ^ Georges Bataille, Su Nietzsche, traduzione di Andrea Zanzotto, con anche uno scritto minore di Maurice Blanchot, Milano, SE, 2006, pp. 13-14, ISBN 978-88-6723-099-0.
  16. ^ Beonio Brocchieri, p. 20.
  17. ^ Hernández, p. 66.

    «La critica nietzschiana della metafisica e della morale sfocia in un tema che, per quanto non sia del tutto originale e abbia dei precedenti, di certo rispecchia alla perfezione il pensiero del filosofo tedesco: la morte di Dio.»

  18. ^ Joseph Peter Stern, Nietzsche, Londra, Collins, 1978, pp. 19-23, ISBN 0006335365.
  19. ^ Hernández, p. 13.

    «Con la sua perspicacia riuscì a smascherare l'ipocrisia di certi cliché tradizionali per svelarne il significato recondito: uno sforzo intellettuale che lo accomuna ad altri due pensatori, Karl Marx e Sigmund Freud, che come lui avvertirono la crisi della filosofia moderna: più tardi i tre saranno definiti i "filosofi del sospetto". Ecco perché, nonostante tutto, vale la pena riscattare dalla follia, sua e di altri, il pensiero criptico e rivoluzionario di questo "uomo postumo", che fu il critico più radicale della filosofia occidentale.»

  20. ^ (DE) Wolfgang Müller-Lauter e Heinz Wenzel, Nietzsche-Studien, Berlino, De Gruyter, pp. 223-260, ISSN 0342-1422 (WC · ACNP).
  21. ^ Hernández, p. 19.

    «Nella prima tappa del suo pensiero, Nietzsche combinò la musica di Wagner, la filosofia di Schopenhauer e la tragedia greca per definire un progetto di rinnovamento della cultura occidentale capace di dare senso a un'esistenza segnata dal dolore.»

  22. ^ Hernández, p. 47.

    «Nietzsche fece di tutto per liberarsi dai vecchi schemi che lo avevano soffocato adottando una prospettiva opposta alla precedente, che lo spinse a identificarsi con gli ideali dell'Illuminismo.»

  23. ^ La descrizione di Nietzsche dell'oltreuomo citata in: Hernández, p. 10.

    «Il superuomo fece la sua comparsa nel lungo poema ditirambico Così parlò Zarathustra. Mentre l'uomo moderno è un essere addomesticato, diceva Nietzsche, il superuomo, Zarathustra, è un essere libero, superiore, autonomo. Si tratta di un nuovo tipo di uomo che dovrà sorgere dopo la morte di Dio, e la sua nuova morale nasce dal sovvertimento di tutti i valori tradizionali. In un mondo senza Dio, ogni individuo diventa il responsabile assoluto delle proprie azioni. [...] Dalla sua prospettiva vitalista, Nietzsche vedeva il superuomo come l'occasione per la cultura occidentale di superare il nichilismo in cui era sprofondato.»

  24. ^ (DEFR) Devreese e Hemelsoet, Acta neurologica et psychiatrica Belgica: bulletin officiel de la Société de médicine mentale de Belgique, vol. 48, n. 1, Bruxelles, Société de médecine mentale de Belgique, gennaio 1948, pp. 9-16, ISSN 0001-6284 (WC · ACNP).
  25. ^ (ENFRDE) Orth e Trimble, Acta psychiatrica Scandinavica. Supplementum, vol. 114, n. 6, Copenhagen, Munksgaard, dicembre 2006, pp. 439-445, ISSN 0065-1591 (WC · ACNP).


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