Fronte occidentale (1939-1945)

Fronte occidentale
parte della seconda guerra mondiale
Da sinistra a destra e dall'alto in basso: bombardieri Heinkel He 111 tedeschi durante la battaglia d'Inghilterra; paracadutisti alleati durante l'operazione Market Garden; Panzer I e Panzer II tedeschi in Francia; fanteria britannica con un Universal Carrier in Olanda; soldati statunitensi si avvicinano ad Omaha Beach a bordo di un LCVP; Sherman Firefly britannico in Belgio.
Dataprima fase
3 settembre 1939- 25 giugno 1940
seconda fase
6 giugno 1944 - 7 maggio 1945
LuogoFrancia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Germania occidentale
Esitoprima fase
vittoria dell'Asse
seconda fase
vittoria degli Alleati
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
prima fase
2.800.000 tedeschi
312.000 italiani

3.400 mezzi corazzati tedeschi
3.950 aerei tedeschi

seconda fase
1.300.000 tedeschi
2.200 mezzi corazzati
1.700 aerei
prima fase
2.200.000 francesi
394.000 britannici
550.000 belgi
100.000 olandesi

3.100 mezzi corazzati francesi, 550 mezzi corazzati britannici, 270 mezzi corazzati belgi, 24 mezzi corazzati olandesi

1.400 aerei francesi
1.800 aerei britannici (416 basati in Francia)
180 aerei belgi
125 aerei olandesi

seconda fase
3.000.000 di americani
805.000 britannici e canadesi
200.000 francesi

10.000 mezzi corazzati
17.000 aerei
Perdite
prima fase
Bandiera della Germania Germania: 27.000 morti, 111.000 feriti. 18.000 dispersi
Bandiera dell'Italia Italia: 631 morti, 2631 feriti, 616 dispersi

seconda fase
263.000 morti, 650.000 feriti, 3.000.000 prigionieri
prima fase
Bandiera della Francia Francia: 92.000 morti, 250.000 feriti, 1.450.000 prigionieri
GB: 3.457 morti, 13.600 feriti, 52.000 prigionieri
Bandiera del Belgio Belgio: 7.500 morti, 15.850 feriti
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi: 2.157 morti, 6.890 feriti

seconda fase
186.000 morti
545.000 feriti
109.000 prigionieri e dispersi
Bandiera del Regno Unito Regno Unito e Bandiera del Canada Canada: 4.350 mezzi corazzati persi
Stati Uniti: 7.700 mezzi corazzati persi
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Il fronte occidentale, durante la seconda guerra mondiale, fu un importante teatro di combattimenti in Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e nella Germania occidentale.

Dopo una prima fase nel 1939-1940 in cui la Wehrmacht tedesca ottenne una schiacciante vittoria contro gli eserciti Alleati, occupando gran parte del territorio, costringendo all'armistizio la Francia e respingendo oltre la Manica il corpo di spedizione britannico, il Fronte occidentale divenne fino al 1944 un settore del teatro europeo non più attivo dal punto di vista delle operazioni terrestri anche se continuarono costantemente operazioni di guerra aerea, mentre la Germania mantenne schierato all'ovest un cospicuo corpo di occupazione.

Dal 1941 la maggior parte dei combattimenti nel teatro europeo si svolsero sul fronte orientale, dove i tedeschi schierarono fino alla fine della guerra la maggior parte delle loro forze armate; Stalin richiese per anni la riattivazione da parte anglo-americana del fronte occidentale, ma i dirigenti alleati preferirono inizialmente condurre operazioni meno impegnative nel teatro del Mediterraneo.

Dal 6 giugno 1944 gli Alleati riaprirono finalmente il Fronte occidentale dando inizio alla gigantesca operazione Overlord e in undici mesi di combattimenti riuscirono a liberare i territori occupati dalla Germania, invasero il territorio tedesco occidentale e raggiunsero il fiume Elba dove si congiunsero dal 25 aprile 1945 con le truppe dell'Armata Rossa provenienti da est.

  1. ^ Ci si riferisce alle formazioni francesi collaborazioniste che continuarono a combattere a fianco delle truppe tedesche anche dopo l'occupazione della Francia di Vichy da parte della Germania e dell'Italia nel novembre 1942.

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