Fryderyk Chopin

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Chopin ritratto da Eugène Delacroix, 1838
Firma di Fryderyk Chopin

Fryderyk Franciszek Chopin, anche noto con il nome francesizzato di Frédéric François[1] Chopin[2] (Żelazowa Wola, 22 febbraio 1810[3]Parigi, 17 ottobre 1849), è stato un compositore e pianista polacco. Fu uno dei più importanti compositori del periodo romantico, talvolta definito «poeta del pianoforte»,[4] il cui "genio poetico" è basato su una tecnica professionale che è stata definita «senza eguali nella sua generazione».[5] Dotato di precoce talento musicale,[6] crebbe in quello che fu l'allora Ducato di Varsavia, dove ebbe modo di completare la sua formazione. A seguito della repressione russa della Rivolta di Novembre (1830), all'età di 20 anni si trasferì a Parigi nel contesto della cosiddetta Grande Emigrazione polacca. Durante gli ultimi diciannove anni della sua vita si esibì pubblicamente solo trenta volte, preferendo l'atmosfera più intima dei salotti.

Visse e si mantenne grazie alla vendita delle sue composizioni e con l'insegnamento del pianoforte, per il quale la domanda era consistente. Chopin fu in amicizia con Franz Liszt, che scrisse su di lui il saggio Chopin, e fu ammirato da molti dei suoi contemporanei, tra cui Robert Schumann. Nel 1835 ottenne la cittadinanza francese. Dopo il fallimento della relazione con Maria Wodzińska, che durò tra il 1835 e il 1836, intraprese un rapporto spesso difficile con la scrittrice francese George Sand. Il breve e infelice soggiorno a Maiorca, avvenuto tra il 1838 e il 1839, coincise con uno dei suoi periodi più produttivi per quanto riguarda la composizione; sull'isola scrisse infatti diversi Preludi, i due Notturni op. 37, la seconda Ballata, il terzo Scherzo e la Polacca in Do minore. La relazione con George Sand finì nel 1847. Nei suoi ultimi anni fu sostenuto finanziariamente dalla sua allieva e amica Jane Stirling, che gli organizzò anche un viaggio in Inghilterra e Scozia nel 1848. Per la maggior parte della sua vita Chopin soffrì di cattiva salute: si ammalò infatti molto presto, intorno ai dieci anni, di tubercolosi. Morì a Parigi nel 1849.

Gran parte delle composizioni di Chopin vennero scritte per pianoforte solo; le uniche significative eccezioni sono i due concerti, quattro composizioni per pianoforte e orchestra e la Sonata op. 65 per pianoforte e violoncello. Scrisse anche alcuni brani di musica da camera e diverse canzoni su testi polacchi. Il suo stile pianistico fu altamente individuale e spesso tecnicamente impegnativo, ma mantenendo sempre le giuste sfumature e una profondità espressiva. Egli inventò la forma musicale nota come ballata strumentale e addusse innovazioni ragguardevoli a molte altre, dalla Sonata per pianoforte, alla Mazurca, al Notturno. Le influenze sul suo stile compositivo includono la musica popolare polacca, la tradizione classica in particolare di Johann Sebastian Bach e di Wolfgang Amadeus Mozart, i musicisti preromantici e Franz Schubert, e anche l'eleganza e la grazia della musica suonata nei salotti parigini in cui era frequentemente ospite. Le sue innovazioni nello stile, nella forma musicale e nell'armonia e la sua associazione della musica con il nazionalismo polacco sono state influenti in tutto il periodo romantico e anche successivamente.

Il suo successo come compositore ed esecutore, la sua associazione (anche se solo indiretta) con l'insurrezione polacca, la liricità e l'emotività presenti nella sua musica, la sua vita sentimentale e la morte precoce hanno fatto diventare Chopin "il musicista romantico per eccellenza".[7]

  1. ^ Il nome in polacco è Fryderyk Franciszek. Chopin adottò la variante francese Frédéric François, che ancora oggi è largamente utilizzata in alternativa al nome polacco originale, quando a vent'anni giunse in Francia lasciando la Polonia per non tornarvi mai più.
  2. ^ Il cognome era in passato trascritto anche come Szopen in Polonia, secondo la pronuncia e l'ortografia polacca. Ora anche in Polonia l'ortografia usata nel cognome è quella francese (Chopin) (cfr. Corso di polacco per italiani, Wiedza edizioni).
  3. ^ Nonostante il certificato di battesimo riporti come data di nascita il 22 febbraio, la famiglia festeggiava il compleanno il 1º marzo. Pietro Rattalino, Cronologia della vita di Fryderyk Franciszek Chopin, in Chopin racconta Chopin, Roma-Bari, Giuseppe Laterza, 2011, ISBN 8858101774.
  4. ^ Renato Di Benedetto, Romanticismo e scuole nazionali nell'Ottocento, Storia della musica, vol. 8, Torino, EDT, 1991, pp. 126-135.
  5. ^ Rosen (1995), p. 284.
  6. ^ Piero Rattalino, Chopin. Ritratto d'autore, Torino, EDT, 1991.
  7. ^ Belotti, Chopin, p. 61.

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