Gamergate

La sviluppatrice Zoë Quinn, bersaglio iniziale della campagna di molestie

Il Gamergate fu una controversa campagna di molestie organizzata soprattutto tramite l'uso dell'omonimo hashtag #GamerGate, incentrata sul sessismo e l'anti-progressismo nella cultura dei videogiochi. Gamergate viene utilizzato come termine generico per indicare la controversia, nonché la campagna di molestie e le azioni di coloro che vi partecipano.[1]

  1. ^ L’inizio del peggio di Internet, su ilpost.it. URL consultato il 4 aprile 2022.

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