Gematria

Rappresentazione gematrica del Tetragramma coi suoi valori numerologici: il risultato, "72", è un numero fondamentale nelle Scritture.

La gematria[1], anche ghimatriah, ghematriah o ghematria (in ebraico גימטריא/גימטריה?, traslitt. gēmaṭrijā) è un aspetto della visione teologica dell'ebraismo che studia le parole scritte in lingua ebraica e assegna loro valori numerici: questo sistema afferma che parole e/o frasi con valore numerico identico siano correlate, o dimostrino una qualche relazione col numero stesso, applicato, per esempio, all'età di una persona, a un anno del calendario ebraico o simili.

È uno dei metodi di analisi utilizzati nella cabala. Uno degli esempi migliori di gematria è la parola ebraica Chai, חַי ("vivente"), composta da due lettere che (usando le assegnazioni della tabella Mispar gadol riportata più sotto) assommate danno come risultato il numero 18. Questo ha reso il 18 un "numero fortunato" tra gli ebrei e vengono spesso regalati doni che siano multipli di 18.[2]

Questo livello di esegesi ebraica appartiene soprattutto all'omiletica[3].

È chiarito che la posizione opposta di una sequenza di lettere già "esistente" non equivale all'opposto o contrario del significato.

  1. ^ Gematria, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 9 febbraio 2016.
  2. ^ Chabad.org Chani Benjaminson, su chabad.org.
  3. ^ v. Pardes

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