Genesis

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Genesis
I Genesis in concerto nel 1975. Da sinistra: Steve Hackett, Peter Gabriel, Mike Rutherford, Phil Collins, Tony Banks.
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereRock progressivo[1]
Pop rock[1]
Periodo di attività musicale1967 – 1999
2006 – 2007
2020 – 2022
EtichettaCharisma
Virgin Bandiera dell'Europa
Atlantic Bandiera degli Stati Uniti
Album pubblicati30
Studio15
Live6
Raccolte9
Logo ufficiale
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Sito ufficiale

I Genesis sono stati un gruppo musicale britannico.

Formati nel 1967 e approdati al mercato discografico l'anno seguente, nella prima metà degli anni settanta furono tra i principali esponenti del rock progressivo britannico assieme a gruppi come King Crimson, Yes, Emerson, Lake & Palmer e Gentle Giant.[2] Dagli anni ottanta ai primi novanta giunsero all'apice della popolarità e del successo commerciale, anche grazie a produzioni più accessibili al grande pubblico.[3] Scioltisi di fatto nel 1999, si riunirono per due volte nel 2006-2007[4] e nel 2020-22[5] per altrettante tournée celebrative, senza nel frattempo avere pubblicato nuovo materiale inedito, dopodiché nel marzo del 2022 annunciarono ufficialmente il ritiro definitivo dalle scene.[6]

Tra i musicisti che militarono nelle loro file, alcuni raggiunsero il successo commerciale anche come solisti o in progetti paralleli: il cantante e cofondatore Peter Gabriel, che lasciò il gruppo nel 1975;[7] il batterista e cantante Phil Collins, unitosi alla band nel 1970 e nel 1976 subentrato a Gabriel nel ruolo di frontman, che dal 1981 condusse una fortunata carriera parallela come batterista turnista, cantante, autore, attore e produttore discografico;[8] infine il bassista e chitarrista Mike Rutherford – anch'egli cofondatore e, assieme al tastierista Tony Banks, elemento stabile della formazione – il quale scalò le classifiche anche come leader del gruppo Mike + The Mechanics.[9]

Nel Regno Unito, su quindici album in studio pubblicati in totale dai Genesis, undici consecutivi si classificarono nei primi dieci posti della Official Albums Chart tra il 1973 e il 1997 e cinque di essi raggiunsero la prima posizione.[10] Negli Stati Uniti d'America, secondo la certificazione RIAA, i dischi del gruppo (comprese raccolte e album dal vivo) vendettero nel complesso circa 21,5 milioni di copie, sei album ottennero almeno un disco di platino, e otto almeno un disco d'oro;[11] nel 2010, la formazione a cinque degli anni 1971-75 fu inserita nella Rock and Roll Hall of Fame.[12]

  1. ^ a b (EN) Bruce Eder, Genesis, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 6 agosto 2015.
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore PA
  3. ^ Marco Simonetti, Genesis - I camaleonti del progressive, su Ondarock. URL consultato il 22 agosto 2016.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore NME
  5. ^ Ashleigh Rainbird, Genesis announce comeback and huge UK tour 13 years after last live show, su The Daily Mirror, 3 marzo 2020. URL consultato il 4 marzo 2020.
  6. ^ (EN) See Genesis Play Final Song and Take a Last Bow at Their Farewell Concert, su Rolling Stone, 27 marzo 2022. URL consultato il 26 aprile 2022.]
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Gallo6
  8. ^ Collins, IV di copertina.
  9. ^ Rutherford, III di copertina.
  10. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore OCC
  11. ^ (EN) Genesis – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 7 gennaio 2019.
  12. ^ (EN) Genesis - Rock & Roll Hall of Fame, su rockhall.com. URL consultato il 23 gennaio 2020.

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