Genocidio

L'avvocato polacco Raphael Lemkin, ideatore del termine "genocidio"[1]

Con genocidio, secondo la definizione adottata dall'ONU, si intendono «gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso».

Negli studi giuridici, storici, politici e sociologici, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, il concetto di genocidio, sviluppatosi in origine nell'ambito del diritto internazionale, è stato utilizzato in diversi contesti e con diverse accezioni:[2][3][4]

  • accezione giuridica, con una definizione necessariamente precisa per poterne ricomprendere la fattispecie nell'attività d'indagine e processuale;
  • accezione sociopolitica per designare specificatamente i genocidi del XX secolo;
  • accezione storiografica, con un significato generale che ricomprende fenomeni di sterminio ricorrenti nella storia universale, in società anche molto diverse tra loro.

Al pari di terrorismo, tortura, crimini di guerra, crimini contro l'umanità e crimini di aggressione, il genocidio si annovera fra i crimini internazionali, per i quali vige la regola della giurisdizione internazionale e l'istituzione di tribunali sovranazionali.[3]

  1. ^ Cosa significa "genocidio"?, su encyclopedia.ushmm.org. URL consultato il 6 agosto 2022.
  2. ^ PortinaroPremessa.
  3. ^ a b Leotta, p. 5.
  4. ^ Flores et al., p. 3.

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