Genuine Progress Indicator

Il Genuine Progress Indicator (GPI), letteralmente "indicatore del progresso autentico"[1] è un indice innovativo, che misura lo sviluppo economico, integrando nella sua analisi i fattori ambientali e l'inquinamento creato, o evitato, dall'attività d'impresa. Tale indice è usato nell'economia verde e nell'economia di assistenza sociale, con il quale si ottengono informazioni non rilevabili dal PIL.

I fautori di questo indice sostengono che il GPI è una misura più attendibile del progresso economico, poiché considera tra i parametri fondamentali anche il consumo delle risorse naturali, il loro mancato o presente rinnovamento nel corso del tempo. [senza fonte]

Di conseguenza, il GPI sarà zero se i costi economici, ad esempio, dell'inquinamento uguagliano i ricavi nella produzione di beni e di servizi, rimanendo invariati gli altri fattori. L'indice è infatti calcolato distinguendo tra spese "positive" (che aumentano il benessere, come quelle per beni e servizi) e "negative" (ad esempio i costi di criminalità, inquinamento, incidenti stradali). A differenza del PIL, pur non registrando flussi monetari, questo indice prende anche in considerazione tutte quelle attività che contribuiscono ad accrescere il benessere di una società, per esempio il lavoro delle casalinghe o del volontariato.

  1. ^ Spesso tradotto anche come "indice di progresso effettivo" o "indicatore del vero progresso" o "del reale progresso".

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