Gliese 581

Gliese 581
Gliese 581 (ESO, Digital Sky Survey)
Classificazionenana rossa
Classe spettraleM3 V[1]
Tipo di variabileBY Draconis
Distanza dal Sole20,3 ± 0,3 anni luce
CostellazioneBilancia
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta15h 19m 26,8250s[2]
Declinazione-07° 43′ 20,209″[2]
Lat. galattica354,0776[2]
Long. galattica+40,0187[2]
Parametri orbitali
Sistema planetario
Dati fisici
Diametro medio403 100 km
Raggio medio0,30[3] R
Massa
0,31[4] M
Acceleraz. di gravità in superficie4,92 ± 0,10 g[5]
Periodo di rotazione93,2 giorni[3]
Temperatura
superficiale
  • 3 480 ± 48 K[5] (media)
Luminosità
0,013[1] L
Indice di colore (B-V)1,60[2]
Metallicità[M/H] = −0,33 ± 0,12[5]
Età stimata4,1±0,3 miiliardi di anni[6]
Dati osservativi
Magnitudine app.tra +10,56 e +10,58
Magnitudine ass.+11,56
Parallasse160,91 ± 2,62 mas[7]
Moto proprioAR: 1233,51[7] mas/anno
Dec: -94,52[7] mas/anno
Velocità radiale-9,5 ± 0,5 km/s[2]
Nomenclature alternative
HO Librae, BD−07°4003, HIP 74995, Wolf 562[2][8]

Gliese 581 (/ˈɡliːzə/, abbreviato GJ 581;[9] HO Librae) è una stella situata nella costellazione della Bilancia. È una debole nana rossa, variabile del tipo BY Draconis, che costituisce l'ottantasettesimo sistema stellare più vicino alla Terra, distante circa 20,3 anni luce.[10]

Attorno alla debole stella orbita un sistema planetario costituito da tre pianeti, individuati secondo tecniche astrometriche, anche se per un certo periodo si è pensato che i pianeti del sistema Gliese 581 fossero sei.

Il primo pianeta individuato attorno alla stella è stato Gliese 581 b, la cui scoperta fu annunciata nel 2005.[1] Il sistema è però salito alla ribalta delle cronache nel 2007, quando si è ipotizzato che il pianeta "c", una super Terra allora appena scoperta, potesse essere potenzialmente abitabile in virtù della sua collocazione allora ritenuta nella zona abitabile del sistema;[11] analisi successive hanno però escluso questa possibilità, dal momento che il pianeta è ben più interno della zona abitabile e che, stando ai modelli climatici sviluppati per i pianeti rocciosi conosciuti, Gliese 581 c potrebbe essere affetto da un effetto serra simile a quello di Venere. Assieme al pianeta "c" fu annunciata la scoperta di un terzo pianeta, Gliese 581 d, che si pensava fosse ai margini esterni della zona abitabile, mentre un altro pianeta, Gliese 581 e, il più vicino alla stella madre, fu annunciato nell'aprile 2009: orbita ad una distanza dalla stella pari a circa un decimo della distanza che divide Mercurio dal Sole.[12]

Nel settembre del 2010 fu annunciata la scoperta di un quinto e di un sesto pianeta, Gliese 581 f e Gliese 581 g;[13] GJ 581 g sembrava all'interno della zona abitabile ed era pertanto il primo candidato ad essere abitabile.[13][14] Una successiva analisi dei dati astrometrici ha messo in dubbio l'esistenza degli ultimi due pianeti, che rimasero "non confermati".[15]

Nel luglio 2014 un ulteriore studio dimostrò che anche il pianeta "d" non esisteva e il suo segnale era un artefatto causato dall'intensa attività stellare.[16] Tuttavia una successiva rianalisi dei dati suggerisce che il pianeta "d" potrebbe realmente esistere, nonostante la variabilità della stella.[17]

  1. ^ a b c Bonfils et al., The HARPS search for southern extra-solar planets, VI. A Neptune-mass planet around the nearby M dwarf Gl 581 (PDF), in Astronomy and Astrophysics, vol. 443, 2005, pp. L15–L18, DOI:10.1051/0004-6361:200500193. URL consultato il 27 aprile 2009.
  2. ^ a b c d e f g V* HO Lib -- Variable Star, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 21 agosto 2008.
  3. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Debris
  4. ^ Star: Gl 581, su exoplanet.eu, Extrasolar Planets Encyclopaedia. URL consultato il 27 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2012).
  5. ^ a b c J. L. Bean, G. F. Benedict, M. Endl, Metallicities of M Dwarf Planet Hosts from Spectral Synthesis, in The Astrophysical Journal, vol. 653, n. 1, 2006, pp. L65–L68, DOI:10.1086/510527. URL consultato il 4 febbraio 2007.
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore tilip
  7. ^ a b c F. van Leeuwen, HIP 74995, su Hipparcos, the New Reduction, Strasbourg Astronomical Observatory, 2007. URL consultato il 16 agosto 2008.
  8. ^ Entry 5594-1093-1, Tycho Catalogue, The Hipparcos and Tycho Catalogues, CDS ID I/239.
  9. ^ Il nome Gliese 581 deriva dal suo numero di catalogo nel "Catalogo delle stelle più vicine" compilato da Wilhelm Gliese; di questo catalogo esistono due edizioni, caratterizzate da differenti abbreviazioni. Le stelle indicate con la sigla Gl appartengono all'edizione del catalogo di Gliese del 1957, mentre quelle indicate con GJ sono state inserite nella successiva edizione del 1969. Gliese 581, la cui sigla è GJ 581, appartiene a quest'ultima categoria.
  10. ^ The One Hundred Nearest Star Systems, su chara.gsu.edu, Research Consortium on Nearby Stars. URL consultato il 21 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2013).
  11. ^ Major Discovery: New Planet Could Harbor Water and Life, su space.com. URL consultato l'11 ottobre 2008.
  12. ^ Mayor et al., The HARPS search for southern extra-solar planets,XVIII. An Earth-mass planet in the GJ 581 planetary system (PDF), in Astronomy and Astrophysics, 2009. URL consultato il 27 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2009).
  13. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Vogt
  14. ^ (EN) NASA and NSF-Funded Research Finds First Potentially Habitable Exoplanet, su nasa.gov, NASA, 29 settembre 2010. URL consultato il 1º ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2017).
  15. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore unconfirmed
  16. ^ Paul Robertson et al., Stellar activity masquerading as planets in the habitable zone of the M dwarf Gliese 581, in Science, 3 luglio 2014, DOI:10.1126/science.1253253. URL consultato il 14 luglio 2014.
  17. ^ (EN) Reanalysis of data suggests ‘habitable’ planet GJ 581d really could exist, su astronomynow.com, 9 marzo 2015.

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