Goryeo

Goryeo
Goryeo – Bandiera
Goryeo - Stemma
Goryeo - Localizzazione
Goryeo - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRegno di Goryeo
Nome ufficiale高麗國
Lingue ufficialicoreano
cinese classico
Lingue parlatecoreano medio
CapitaleGaegyeong
(919-1232; 1270-1390; 1391-1392)

Ganghwa
(1232-1270)

Namgyeong
(1390-1391)
Dipendente daImpero mongolo (1270-1356)
Politica
Forma di governoMonarchia
Nascita15 giugno 918 con Taejo
Fine17 luglio 1392 con Gongyang
Territorio e popolazione
Bacino geograficoCorea
Religione e società
Religioni preminentiBuddismo coreano, confucianesimo coreano, taoismo coreano, sciamanesimo coreano
Evoluzione storica
Preceduto daSilla unificato
Hubaekje
Taebong
Balhae
Succeduto da Joseon
Ora parte diBandiera della Corea del Nord Corea del Nord
Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud

Goryeo (고려?, 高麗?, KoryŏMR) fu un regno coreano fondato nel 918 da re Taejo, che unificò i Tre regni posteriori nel 936 e governò la maggior parte della penisola coreana finché non fu sostituito da Joseon nel 1392. Goryeo espanse i confini della Corea a Wŏnsan nel nord-est (936–943), al fiume Yalu (993) e infine a quasi tutta la penisola (1374). Dal suo nome deriva l'esonimo "Corea".[1]

La religione di Stato era il buddhismo, che conviveva però con il taoismo, il confucianesimo in rapida diffusione e l'antico sciamanesimo.[2][3] La dinastia Wang governò il regno per tutti i cinque secoli della sua storia e, al momento della sua nascita, Goryeo era uno degli Stati più avanzati del tempo.[2] Sebbene vigesse un sistema simile al feudalesimo, non ricalcava il corrispondente europeo o giapponese. In questo periodo iniziarono a svilupparsi consuetudini e aspetti della società che avrebbero posto le basi alla cultura coreana moderna.[2]

Tra le più grandi opere di Goryeo figurano le ceramiche celadon, di qualità superiore a quelle cinesi,[3] i Tripitaka Koreana, le sacre scritture buddhiste (Tripiṭaka) incise su 80.000 tavolette di legno conservate al tempio Haein,[4] e il Jikji, un libro a caratteri mobili stampato nel 1377, duecento anni prima di Gutenberg.[2][5]

  1. ^ Kyu Chull Kim, Rootless: A Chronicle of My Life Journey, in AuthorHouse, 8 marzo 2012, p. 128, ISBN 978-1-4685-5891-3. URL consultato il 19 settembre 2013.
  2. ^ a b c d Bruce Cumings, Korea's place in the sun : a modern history, 1ª ed., W.W. Norton, 1997, ISBN 0393040119, OCLC 34470921. URL consultato il 21 luglio 2019.
  3. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :4
  4. ^ (EN) UNESCO World Heritage Centre, Haeinsa Temple Janggyeong Panjeon, the Depositories for the Tripitaka Koreana Woodblocks, su UNESCO World Heritage Centre. URL consultato il 21 luglio 2019.
  5. ^ (EN) Baegun hwasang chorok buljo jikji simche yojeol (vol.II), the second volume of "Anthology of Great Buddhist Priests' Zen Teachings", in Nazioni Unite. URL consultato il 14 luglio 2016.

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