Governo Nygaardsvold

Governo in esilio della Norvegia
Governo in esilio della Norvegia – Bandiera
Governo in esilio della Norvegia - Stemma
Dati amministrativi
Nome ufficialeNorsk eksilregjering
Lingue parlateNorvegese
CapitaleOslo
Altre capitaliLondra
Politica
Forma di governoGoverno in esilio
ReHaakon VII
Primo ministroJohan Nygaardsvold
Nascita8 maggio 1940
CausaOperazione Weserübung
Fine11 maggio 1945
CausaLiberazione dalla Germania nazista
Territorio e popolazione
Governo Nygaardsvold. Da sinistra: il ministro delle Finanze Adolf Indrebø, il ministro della Difesa Fredrik Monsen, il ministro degli Affari Esteri Halvdan Koht, il primo ministro Johan Nygaardsvold, il ministro dell'Agricoltura Hans Ystgaard, il ministro del Commercio Alfred Madsen, il ministro degli Affari Sociali Kornelius Bergsvik, il ministro dell'Istruzione Nils Hjelmtveit ed il ministro della Giustizia Trygve Lie
Edificio nella tenuta di Kingston House, Londra, utilizzato dal governo norvegese in esilio.

Il governo Nygaardsvold (in seguito divenuto governo in esilio della Norvegia, in norvegese: Norsk eksilregjering) venne nominato il 20 marzo 1935,[1] il secondo governo laburista in Norvegia. Esso pose fine ai governi di minoranza non socialisti che avevano dominato la politica sin dall'introduzione del sistema parlamentare nel 1884 e li sostituì con governi laburisti stabili che, ad eccezione del periodo durante la seconda guerra mondiale, durarono fino alla coalizione del governo Lyng nel 1963.[2]

Dall'intermezzo del governo Hornsrud nell'inverno del 1928, un governo laburista di un mese, il Partito Laburista era passato dal comunismo rivoluzionario alla socialdemocrazia. La ragione principale del cambio di rotta fu la consapevolezza che il potere del governo avrebbe potuto essere utilizzato per riforme che avrebbero potuto ridurre l'impatto della crisi economica. Nelle elezioni del 1933 il partito usò gli slogan "Lavoro per tutti" e "Paese e città, mano nella mano". L'ultima volta che il partito si presentò come rivoluzionario fu nelle elezioni del 1930.

Il Partito Laburista avanzò nelle elezioni del 1933, ma non ottenne la maggioranza. Invece fece un compromesso con il Partito Contadino, consentendo al governo Nygaardsvold di entrare nel Consiglio di Stato. Il partito non ottenne la maggioranza nemmeno nelle elezioni del 1936 e continuò a governare grazie al sostegno fluttuante di vari partiti di opposizione.

La notte prima del 9 aprile 1940, il governo norvegese venne, come la maggior parte delle altre autorità del paese, sorpreso dall'operazione Weserübung. Scelse la resistenza, anche se in modo piuttosto maldestro e poco chiaro, soprattutto all'inizio. Il governo lasciò la Norvegia il 7 giugno 1940 dopo la capitolazione e si stabilì a Londra lo stesso giorno, insieme a re Haakon VII e al principe ereditario Olav.[2]

In Norvegia, nel corso della guerra, vennero istituiti da Vidkun Quisling e Josef Terboven quattro governi, come governi della Norvegia de facto. Il governo in esilio è talvolta indicato come governo di Londra. Tornò in Norvegia il 31 maggio 1945 a bordo della nave militare britannica RMS Andes.[3] Il 12 giugno Nygaardsvold annunciò le sue dimissioni e il 25 giugno subentrò il pan-politico governo Gerhardsen I.

Di seguito sono riportati i quattro governi de facto a Oslo durante la guerra, simpatizzanti o effettivamente nominati dalle forze tedesche. Il Reichskommissar a Oslo era Josef Terboven.

  1. ^ (NO) The cabinet of Johan Nygaardsvold, su NorgesLexi.com. URL consultato il 30 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2012).
  2. ^ a b Friis, 1965.
  3. ^ Stuart Nicol, MacQueen's Legacy; Ships of the Royal Mail Line, vol. 2, Brimscombe Port and Charleston, SC, Tempus Publishing, 2001, p. 170, ISBN 0-7524-2119-0.

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