Grande Finlandia

L'attuale Repubblica di Finlandia e i territori ceduti all'Unione Sovietica nel 1940–1944 in blu chiaro. La Grande Finlandia avrebbe incluso almeno tutti i territori che erano stati precedentemente finlandesi. L'immagine raffigura i confini della Finlandia fino al trattato di Tartu (1920) e ai trattati di Parigi (1947).

     Carelia orientale

     Estonia e Ingria

     Finlandia

     Kola

     Meänmaa

     Finnmark

La «Grande Finlandia» (in finlandese: Suur-Suomi, in estone: Suur-Soome, in svedese: Storfinland) è l'idea irredentista e nazionalista in base alla quale si auspica un'estensione del territorio della Finlandia. Secondo questa visione il territorio della Grande Finlandia è individuato da frontiere naturali e non limitandosi, quindi, alle sole aree abitate da finlandesi e careliani; secondo le più comune interpretazioni esso spazia dal Mar Bianco al lago Onega e dai fiumi Svir' e Neva, o più modestamente dal fiume Sestra—al golfo di Finlandia. Alcuni sostenitori includono anche la penisola di Kola (come parte delle frontiere naturali), la contea di Finnmark (in Norvegia), la valle di Tornedalen (in Svezia), Ingria (la zona intorno alla città di San Pietroburgo) e l'Estonia (un altro Paese abitato da ugrofinnici come la Finlandia).


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