Grande carestia del 1315-1317

Dall'Apocalisse di un Biblia Pauperum miniato a Erfurt all'epoca della Grande carestia. La morte ("Mors") siede a cavalcioni di un leone la cui lunga coda finisce con una palla di fuoco (Inferno). La carestia ("Fames") indica la sua bocca affamata.

La Grande carestia del 1315-1317 (per alcuni, fino al 1322) fu la prima di una serie di crisi che su vasta scala colpirono soprattutto il Nord Europa e, in misura più moderata, l'Italia settentrionale[1], agli inizi del XIV secolo, causando milioni di morti nell'arco di non molti anni e ponendo fine al precedente periodo di crescita e prosperità che durava dall'XI secolo. Cominciando con il cattivo tempo nella primavera del 1315, il periodo di pessimi raccolti durò per tutto il 1316 fino all'estate del 1317; l'Europa non si riprese completamente fino al 1322. Fu un periodo segnato da estremi livelli di attività criminale, malattie e morte diffusa, infanticidio e cannibalismo. Ebbe conseguenze sulla Chiesa, sullo Stato, sulla società europea e sulle calamità che seguirono nei decenni successivi dell'intero '300.

  1. ^ (EN) Fabio Romanoni, Il Libro dei Censi (1315) del Monastero di San Pietro in Verzolo di Pavia. URL consultato l'8 ottobre 2019.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search