Granducato di Lituania

Granducato di Lituania
Granducato di Lituania - Localizzazione
Granducato di Lituania - Localizzazione
Il Granducato al suo apogeo attorno al 1430
Dati amministrativi
Lingue ufficialipolacco
ruteno
lituano
latino
Lingue parlateruteno,[1][2] polacco,[1] lituano,[3] latino, tedesco
InnoBogurodzica
CapitaleVilnius (dal 1323)
Altre capitaliNavahrudak[4][5][6]/Voruta (Ipotetico XIII secolo)

Kernavė (dopo il 1279 – prima del 1321)
Trakai (1321 circa–1323)

Politica
Forma di governoMonarchia ereditaria (1230-1572)
Monarchia elettiva (1572-1795)
Granduca di Lituaniaelenco
Nascita1263 con Mindaugas
Causauccisione del re e trasformazione del Regno in Granducato
Fine1569[nota 1][7] con Sigismondo II Augusto
CausaUnione di Lublino
Territorio e popolazione
Bacino geograficoEuropa orientale
Massima estensione930.000 km² nel 1430[8]
Popolazione400.000
1.500.000
1.700.000 nel 1260, 1430 e 1572
Religione e società
Religioni preminentiPaganesimo, Ortodossia, Cattolicesimo
Religioni minoritarieLuteranesimo, Ebraismo
Evoluzione storica
Preceduto daRegno di Lituania
Succeduto daConfederazione polacco-lituana
Ora parte diBandiera della Bielorussia Bielorussia
Bandiera della Lituania Lituania
Bandiera della Polonia Polonia
Bandiera dell'Ucraina Ucraina
Bandiera della Russia Russia

Il Granducato di Lituania (in lituano: Lietuvos Didžioji Kunigaikštystė; in polacco: Wielkie Księstwo Litewskie) fu uno stato dell'Europa orientale esistito tra i secoli XII e XVIII.[9][10][11]

Nato a seguito dell'incoronazione di Mindaugas in un processo di unificazione delle popolazioni locali avviato già nel 1230 circa, il Granducato di Lituania acquisì peso militare, politico ed economico nel corso dei secoli immediatamente successivi: i periodi di maggiore sviluppo sono da rintracciare durante i regni di Gedimino (granduca dal 1316-1341) e di Vitoldo il Grande (1401-1430). Quando Jogaila, re di Polonia, stipulò l'Unione di Krewo nel 1386, si verificarono due grandi cambiamenti nella storia della Lituania: la conversione al cristianesimo e l'avvio di un'unione dinastica tra il paese baltico e la Polonia. Il periodo di massimo splendore del Granducato fu raggiunto di lì a breve nel XV secolo, quando divenne uno dei più estesi stati in Europa.[12][13]

Varie vicissitudini coinvolsero i lituani nel corso del 1400 con i cavalieri teutonici, collassati di lì a poco, la crescente Moscovia, che ambiva ad acquisire un ruolo centrale nella regione baltica, e la Polonia, con cui i rapporti si deteriorarono. La relazione con quest'ultima mutò nel 1569, quando con l'unione di Lublino fu sancita l'istituzione della Confederazione polacco-lituana, un'entità federale formata dal granducato di Lituania e dal regno polacco, nella quale la Lituania, sebbene di fatto non esistesse più come stato singolo,[14] conservò una certa autonomia in campo legislativo, militare e finanziario.[15] L'emanazione della costituzione polacca di maggio del 1791 sancì la scomparsa dell'autonomia lituana. Inoltre, la Polonia fu invasa di lì a poco dai russi e qualche mese più tardi della rivolta di Kościuszko nel 1794, il territorio subì delle spartizioni e cessò di esistere nell'anno successivo, divenendo parte del Regno di Prussia e dell'Impero russo.

La Lituania tornò ad essere uno Stato indipendente solo nel 1918.

  1. ^ a b (EN) Kurt Braunmüller e Gisella Ferraresi, Aspects of Multilingualism in European Language History, John Benjamins Publishing, 2003, ISBN 978-90-272-1922-0. URL consultato il 28 aprile 2022.
  2. ^ "È possibile supporre che a parlare una lingua slava (n.d.a. incluso il ruteno) fosse la parte orientale del Granducato, 'polonizzata' poi linguisticamente e culturalmente dalla metà del XV secolo (...)".
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore stone4
  4. ^ Русина О. В. Міндовг // Енциклопедія історії України: у 10 т. / редкол.: В. А. Смолій (голова) та ін. ; Інститут історії України НАН України. — К. :Наук. думка, 2009. — Т. 6 (Ла — Мі) — С. 740 — ISBN 978-966-00-1028-1 Archiviato il 20160709183242 su history.org.ua URL di servizio di archiviazione sconosciuto.
  5. ^ Zaprudnik J. Historical dictionary of Belarus. — Lamham. — London, 1998. P. 164.
  6. ^ Stryjkowski M. Kronika polska, litewska, żmódzka i wszystkiej Rusi. Warszawa, 1846. T. 1. S. 289.: «Tak tedy Innocentius, papież Rzymski, widząc rzecz być pożyteczną Kośćiołowi Rzymskiemu, iż tak wielkie a waleczne państwo pogańskie do Christusa dobrowolnie przystąpiło, zaraz bez wszelkiego odkładania koronę Litewską poświęcił i Mendoga Króla Litewskiego być obwołał, a chcąc mu się tym więcej zachować, posłał legata swojego zakonnego brata Heinderika prowinciała Polskiego, Armakańskiego przed tym biskupa, a na ten czas Kulmienskiego albo Chełmienskiego w Prusiech, który przyjachawszy do Nowogrodka Litewskiego z arcibiskupiem Rigenskim i s Krzyżakami Pruskimi i Liflandskimi, Mindauga albo Mendoka na królestwo Litewskie według zwykłych ceremonij kościelnych pomazał, obwołał i z ramienia papieskiego i cesarskiego, koroną nową Litewską koronował.»
  7. ^ (EN) Jonathan Dewald, Europe 1450 to 1789: Gabrieli to Lyon, Charles Scribner's Sons, 2004, ISBN 978-0-684-31203-3. URL consultato il 28 aprile 2022.
  8. ^ Plakans, p. 62.
  9. ^ A.-L. d'Harmonville, Dizionario delle date, dei fatti, luoghi ed uomini storici, o: Repertorio alfabetico di cronologia universale ..., G. Antonelli, 1845. URL consultato il 28 aprile 2022.
  10. ^ Viduramžių Lietuva - Valstybės ištakos [collegamento interrotto], su viduramziu-istorija-net.translate.goog. URL consultato il 28 aprile 2022.
  11. ^ Suziedelis, p.119.
  12. ^ (EN) IUCN East European Programme, Environmental status reports Estonia Latvia Lithuania, IUCN, 1991, ISBN 978-2-8317-0161-5. URL consultato il 28 aprile 2022.
  13. ^ (EN) Robert Bideleux e Ian Jeffries, A History of Eastern Europe: Crisis and Change, Routledge, 10 aprile 2006, ISBN 978-1-134-71984-6. URL consultato il 28 aprile 2022.
  14. ^ Lithuanian Historical Studies
  15. ^ Stone, p. 61.


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