Guerra civile dello Yemen (2014)

Guerra civile in Yemen
parte dell'Inverno arabo
Situazione militare nell'ottobre 2022.

     Controllato dagli Huthi del Consiglio politico supremo

     Controllato dal governo di Hadi

     Controllato da al-Qāʿida nella Penisola Arabica (AQAP) e Ansar al-Shari'a

     Controllato dal Consiglio di Transizione del Sud

Data16 settembre 2014 - in corso
(9 anni e 292 giorni)
LuogoYemen e Arabia Saudita meridionale
Esitoin corso
Modifiche territorialiA partire dal 28 aprile 2020, gli houthis controllano tutta la Repubblica Araba dello Yemen ad eccezione del Marib
Schieramenti
Consiglio politico supremo

Movimento Ahrar al-Najran[1]


Supporto:
Bandiera dell'Iran Iran
Hezbollah[2]
Bandiera della Corea del Nord Corea del Nord
Bandiera dello Yemen Yemen

Coalizione a guida saudita:[3] Bandiera dell'Arabia Saudita Arabia Saudita
Bandiera del Kuwait Kuwait
Bandiera del Qatar Qatar (fino al 2017)
Bandiera del Bahrein Bahrein
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti
Bandiera della Giordania Giordania
Bandiera dell'Egitto Egitto (fino al 2016)
Bandiera del Marocco Marocco
(fino al 2019)
Bandiera del Senegal Senegal
Bandiera del Sudan Sudan


Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bandiera della Turchia Turchia
Bandiera della Francia Francia
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Bandiera del Canada Canada


Bandiera dello Yemen del Sud Movimento per lo Yemen del Sud:

Supporto:

Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti[10][11]
Al-Qāʿida nella Penisola Arabica (AQAP)
Ansar al-Shari'a
Supporto: Stato Islamico (ISIS)
Comandanti
Perdite
7.400–16.200 morti in Yemen[12][13][14]
(4.125–10.000 civili)[14][15]
500 morti in Arabia Saudita[16]
40.000 feriti[12]
3.154.572 sfollati[17]
Voci di guerre presenti su Wikipedia

La guerra civile dello Yemen del 2014 è un conflitto in corso cominciato il 16 settembre 2014 tra le fazioni che dichiarano di costituire il legittimo governo dello Yemen, insieme ai loro alleati[18].

Le forze degli Huthi, che controllano la capitale Sana'a e sono alleate con le forze fedeli all'ex presidente Ali Abdullah Saleh, si sono scontrate con le forze leali al governo di Abd Rabbuh Mansur Hadi, con sede ad Aden.

Anche al-Qāʿida nella Penisola Arabica (AQAP) e gli affiliati yemeniti dello Stato Islamico (ISIS) hanno eseguito attacchi, ed AQAP controlla porzioni di territorio nella parte centrale del Paese e lungo la costa[19].

Il 19 marzo 2015, dopo aver preso il controllo della capitale Sana'a nel settembre 2014 e aver costretto Hadi alle dimissioni e alla fuga ad Aden tra gennaio e febbraio 2015, gli Huthi hanno lanciato un'offensiva per estendere il loro controllo nelle province meridionali. Il 25 di marzo l'offensiva degli Huthi, alleati con forze militari fedeli a Saleh, è arrivata alle porte di Aden, la sede del governo di Hadi; Hadi è fuggito in Arabia Saudita lo stesso giorno.[20] Il giorno seguente, una coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita è intervenuta militarmente con attacchi aerei contro gli Huthi per restaurare il deposto governo di Hadi.

Secondo l'ONU, tra marzo 2015 e aprile 2016 fra 7.400 e 16.200 persone sono morte in Yemen,[12][13][14] di cui civili fra 4.125 e 10.000,[14][15] e 500 morti in Arabia Saudita.[16] Secondo il presidente dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, la coalizione a guida saudita ha causato il doppio delle vittime civili rispetto a tutte le altre forze messe insieme, quasi tutte in conseguenza degli attacchi aerei.[21]

  1. ^ Salman Rafi, How Saudi Arabia’s aggressive foreign policy is playing against itself, Asia Times, 2 ottobre 2015. URL consultato il 23 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2016).
  2. ^ (TR) Hizbullah Genel Sekreteri Nasrallah: Suudi Arabistan'ın yenilgisi büyük olacak
  3. ^ Yemen's Houthis in talks with Saudis, reports say, in Al Jazeera.
  4. ^ Around 400 Blackwater Mercenaries Fighting for Saudi-Led Coalition alliance.
  5. ^ Australian mercenary reportedly killed in Yemen clashes.
  6. ^ https://www.aljazeera.com/indepth/opinion/south-yemen-secession-aden-180129095311293.html
  7. ^ https://www.middleeasteye.net/news/killer-or-hero-nephew-former-yemeni-president-divides-taiz
  8. ^ https://www.alaraby.co.uk/english/indepth/2018/4/19/Is-Tareq-Saleh-making-a-comeback-to-battle-Houthis
  9. ^ a b https://thearabweekly.com/military-reshuffle-yemen-aimed-tackling-saleh-family
  10. ^ https://www.aljazeera.com/news/2018/01/yemen-separatists-government-headquarters-aden-180128135207416.html
  11. ^ Copia archiviata, su presstv.com. URL consultato il 16 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2019).
  12. ^ a b c (EN) 26 killed as Yemeni forces push rebels back - World Bulletin, su worldbulletin.net. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  13. ^ a b (EN) At Least 10000 Killed In Yemen Civil War, su huffingtonpost.com.
  14. ^ a b c d (EN) Top UN official: 10,000 civilians killed in Yemen conflict, su bigstory.ap.org.
  15. ^ a b (EN) Over 4,000 civilians killed, aid blocked, zero accountability – HRW’s wrap up of Yemen war, su rt.com. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  16. ^ a b (EN) Saudi UN envoy decries Houthi border attacks, su english.alarabiya.net.
  17. ^ (EN) More than 3 million displaced in Yemen – joint UN agency report, su refugeesmigrants.un.org, 22 agosto 2016. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  18. ^ Asher Orkaby, Houthi Who?, Foreign Affairs, 25 marzo 2015. URL consultato il 25 marzo 2015.
  19. ^ Yemen in Crisis, in Council on Foreign Relations, 8 luglio 2015. URL consultato il 26 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2015).
  20. ^ Saudi Arabia: Yemen's President Hadi Arrives In Saudi Capital Riyadh, The Huffington Post, 26 marzo 2015. URL consultato il 26 marzo 2015.
  21. ^ Yemen war: Saudi coalition 'causing most civilian casualties', in BBC News.

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