Guerra civile in Ruanda

Guerra civile in Ruanda
parte del Genocidio del Ruanda
Mappa del Ruanda con città e strade
DataPrima fase: 1º ottobre 1990 - 4 agosto 1993
Seconda fase: 7 aprile - 18 luglio 1994
LuogoRuanda
Casus belliTensioni etniche fra Hutu e Tutsi
EsitoPrima fase: Accordi di Arusha
Seconda fase: Vittoria del FPR
Schieramenti
Bandiera del Ruanda Governo ruandese
Impuzamugambi
Interahamwe
Supporto da:
Bandiera della Francia Francia
Bandiera dello Zaire Zaire (fino al 1991)
FPR
Supporto da:
Bandiera dell'Uganda Uganda (Supporto aereo)
Comandanti
Effettivi
35.000 uomini[1]20.000 uomini[1]
Perdite
5.000 morti5.000 morti
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La guerra civile in Ruanda (1990-1993) contrappose le forze governative del presidente Juvénal Habyarimana e i ribelli del Fronte Patriottico Ruandese (Rwandan Patriotic Front, RPF) e, dal punto di vista etnico, gli Hutu e i Tutsi. Le ostilità cominciarono il 2 ottobre 1990 e terminarono il 4 agosto 1993 con la firma degli accordi di Arusha. Appena un anno dopo la conclusione del conflitto, tuttavia, l'assassinio di Habyarimana portò a una nuova crisi, sfociata nel genocidio ruandese del 1994.

Altri conflitti nell'area che appaiono strettamente correlati alla guerra civile ruandese, e al conflitto fra Hutu e Tutsi, sono la prima guerra del Congo (1996-1997) e la seconda guerra del Congo (1998-2003). A causa della forte correlazione fra questi eventi e altri successivi (alcuni dei quali ancora in corso), alcune fonti forniscono diverse datazioni per la guerra civile ruandese, o addirittura la considerano non ancora conclusa.

  1. ^ a b Rwanda – The preventable genocide Archiviato l'8 settembre 2015 in Internet Archive., IPEP, Addis Ababa, 2000

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