Guerra d'Algeria

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Guerra d'Algeria
Immagini relative alla guerra d'Algeria
Data1º novembre 1954 - 19 marzo 1962
LuogoAlgeria francese, Sahara francese, Francia, Tunisia
Casus belliToussaint rouge (1º novembre 1954)
EsitoVittoria algerina

Stallo militare[1]
Accordi di Évian
Indipendenza dell'Algeria[2][3][4]
Fine dell'impero coloniale francese[5]
Collasso della quarta Repubblica francese; nascita della quinta Repubblica
Esodo di più di un milione di coloni francesi (Pieds-noirs)

Modifiche territorialiPerdita dei dipartimenti francesi d'Algeria e del Sahara per la Francia
Unificazione dell'Algeria e del Sahara
Schieramenti
FLN
MNA
PCA (1954-1956)
Bandiera della Francia Francia
Bandiera della Francia MPC (1961-1962)
Bandiera della Francia FAF (1960-1961)
OAS (1961-1962)
Comandanti
Effettivi
30.000400.000 regolari
60.000 harki
3.000 (OAS)
Perdite
141.000-152.863 soldati del FLN uccisi[6][7][8]
numero di feriti sconosciuto[9]
perdite algerine 300.000[10]-460.000 morti in gran parte tra i civili, 1 milione e mezzo secondo l'Algeria
• 28.500 morti
• 65.000 feriti
• 30.000-150.000 harki uccisi[11][12]
• 4.000 a 6.000 civili europei
• 1 milione di coloni europei costretti ad andarsene[13]
• 100 morti (OAS)
• 2.000 prigionieri (OAS)
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La guerra d'Algeria (anche guerra d'indipendenza algerina) è il conflitto che oppose tra il 1º novembre 1954 e il 19 marzo 1962 l'esercito francese e gli indipendentisti algerini guidati dal Fronte di Liberazione Nazionale (FLN, Front de Libération Nationale), che aveva rapidamente imposto la propria egemonia sulle altre formazioni politiche. Lo scontro si svolse principalmente in Algeria ma, a partire dal 1958, il FLN decise di aprire un secondo fronte in Francia, scatenando una serie di attentati.

Nel corso del conflitto, la minoranza europea d'Algeria – i pieds noirs, installati prevalentemente nelle tre grandi città di Orano, Algeri e Costantina – riuscì a imporre il ritorno di de Gaulle al potere, minacciando un colpo di Stato (maggio 1958). L'inedito successo di un movimento dagli evidenti tratti eversivi determinò il crollo della pericolante IV Repubblica e l'avvento della V Repubblica, caratterizzata da una nuova Costituzione che conferiva poteri molto estesi al Presidente. La guerra – un «episodio chiave della decolonizzazione» – fu particolarmente cruenta, con un altissimo numero di vittime, soprattutto tra i civili algerini.

L'esercito francese, memore della recente sconfitta subita nella guerra d'Indocina, mise a punto una nuova strategia: la “guerra contro-sovversiva”, caratterizzata da inedite tecniche di contro-guerriglia che facevano del controllo della popolazione la posta del conflitto. Dopo sette anni e mezzo di uno scontro senza esclusione di colpi, da una parte come dall'altra (generalizzazione della tortura, attentati, terrorismo, rappresaglie, napalm), gli algerini conquistarono l'indipendenza, che fu proclamata il 5 luglio 1962.

  1. ^ Martin S. Alexander, Martin Evans, J.F.V. Keiger, Algerian War and the French Army, 1954-62, Springer, 2002, ISBN 9780230500952.
  2. ^ [1]
  3. ^ Copia archiviata (PDF), su apps.dtic.mil. URL consultato l'8 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2022).
  4. ^ [2]
  5. ^ "The French defeat in the war effectively signaled the end of the French Empire" Collective Memory: France and the Algerian War (1954-1962) Jo McCormack - 2010 [3]
  6. ^ [4] Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive. Page 6 "The Algerian Ministry of War Veterans gives the figure of 152,863 FLN killed"
  7. ^ [5] Archiviato il 7 novembre 2016 in Internet Archive. "The Algerian Ministry of War Veterans calculates 152,863 Front de Libération Nationale (FLN) deaths, and although the death toll among Algerian civilians may never be accurately known estimate of 1500000 to 2000000 were killed Page 576
  8. ^ A Savage War of Peace: Algeria 1954-1962 - Alistair Horne - P358 (4.300 algerini del FLN e del MNA uccisi nella Francia metropolitana)
  9. ^ Encyclopedia of Middle East Wars, The: The United States in the Persian Gulf - by Spencer C. Tucker p 83 [6]
  10. ^ From Algeria: War of independence, su Mass Atrocity Endings.:

    He also argues that the least controversial of all the numbers put forward by various groups are those concerning the French soldiers, where government numbers are largely accepted as sound. Most controversial are the numbers of civilians killed. On this subject, he turns to the work of Meynier, who, citing French army documents (not the official number) posits the range of 55,000 – 60,000 deaths. Meynier further argues that the best number to capture the harkis deaths is 30,000. If we add to this, the number of European civilians, which government figures posit as 2,788.-[

    Meynier's work cited was: Gilbert Meynier,, Histoire intérieure du FLN. 1954-1962, su cairn.info.

  11. ^ Encyclopedia of Violence, Peace and Conflict: Po - Z, index. 3, Academic Press, 1999, p. 86, ISBN 978-0-12-227010-9. URL consultato il 13 gennaio 2017.
  12. ^ Crandall, R., America's Dirty Wars: Irregular Warfare from 1776 to the War on Terror, Cambridge University Press, 2014, p. 184, ISBN 978-1-139-91582-3. URL consultato il 13 gennaio 2017.
  13. ^ Cutts, M. e Office of the United Nations High Commissioner for Refugees, The State of the World's Refugees, 2000: Fifty Years of Humanitarian Action, Oxford University Press, 2000, p. 38, ISBN 978-0-19-924104-0. URL consultato il 13 gennaio 2017. Referring to Evans, Martin. 2012. Algeria: France’s Undeclared War. New York: Oxford University Press.

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