Guerra d'inverno

Guerra d'inverno; parte della seconda guerra mondiale
	Postazione di una squadra di mitraglieri finlandesi
Data	30 novembre 1939–13 marzo 1940
Luogo	Finlandia
Casus belli	Incidente di Mainila
Esito	Vittoria sovietica Trattato di pace di Mosca;
Schieramenti
Finlandia; Supporto da:; Svezia; Norvegia; Danimarca; Regno Unito; Francia; Italia; Ungheria	Unione Sovietica
Comandanti
Gustaf Mannerheim; Hjalmar Siilasvuo; Harald Öhquist	Kliment Vorošilov; Kirill Mereckov; Semën Tymošenko
Effettivi
130 000-360 000 uomini; 32 carri armati; 145-287 aerei	540 000-900 000 uomini; 1 500-2 485 carri armati; 1 700-2 735 aerei
Perdite
22 849-26 662 morti e dispersi; 43 500 feriti; 800-1 100 prigionieri; 62 aerei	126 875 morti e dispersi; 264 908 feriti; 5 468-5 572 prigionieri; 1 800 carri armati ; 521 aerei
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La guerra d'inverno (in finlandese: talvisota; in svedese: vinterkriget; in russo Финская кампания^?, Finskaja kampanija), nota anche come guerra russo-finlandese, è un conflitto che fu combattuto tra il 30 novembre 1939 e il 12 marzo 1940 dalla Finlandia e dall'Unione Sovietica. L'attacco alla Finlandia da parte dell'Unione Sovietica ebbe come conseguenza l'espulsione di quest'ultima dalla Società delle Nazioni.

Le cause del conflitto furono, da un lato, l'aspirazione dell'Unione Sovietica ad acquisire alcuni territori finlandesi di importanza strategica dal punto di vista militare scambiandoli con propri territori di maggiore superficie e, dall'altro, la volontà della Finlandia di non cedere alle richieste sovietiche, sia per motivi patriottici legati a sentimenti politici anti-russi che per il timore dei pericoli insiti in una dimostrazione di debolezza verso il potente vicino, quale sarebbe potuta apparire la cessione di territori nazionali.

La guerra ebbe termine nel marzo 1940 con la firma di un accordo di pace, il trattato di Mosca, per il quale la Finlandia cedette all'Unione Sovietica circa il 10% del proprio territorio, tra cui gran parte della Carelia, alcune isole nel golfo di Finlandia nonché, all'estremo nord, la propria porzione della penisola di Rybačij.

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^ Irincheev, p. 4.
^ Venviläinen, p. 52.
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^ ^a ^b ^c Hallion.
^ Venviläinen, p. 50.
^ ^a ^b ^c Adorno, p. 339.
^ Juutilainen, p. 825.
^ Mannerheim, p. 370.
^ Timo Malmi, Suomalaiset sotavangit. Ts Pj (1999), p. 792
^ ^a ^b Per le perdite navali si veda la pagina dedicata.
^ Adorno, p. 336.
^ ^a ^b ^c Krivosheev.
^ Adorno, p. 341.
^ Venviläinen, p. 52; Zubov, p. 24.

[5] Irincheev, p. 4.

[6] Venviläinen, p. 52.

[wings-7] Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore wings

[Hallion-10] Hallion.

[11] Venviläinen, p. 50.

[Adorno-12] Adorno, p. 339.

[Juutilainen-13] Juutilainen, p. 825.

[Mannerheim-14] Mannerheim, p. 370.

[Malmi1999_792-15] Timo Malmi, Suomalaiset sotavangit. Ts Pj (1999), p. 792

[pernav-16] Per le perdite navali si veda la pagina dedicata.

[17] Adorno, p. 336.

[Krivosheev-18] Krivosheev.

[Adorno_A-19] Adorno, p. 341.

[21] Venviläinen, p. 52; Zubov, p. 24.

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Operazioni aeree e navali