Guerra di Giava (1741-1743)

Guerra di Giava (1741-1743)
Data1741 - 1743
LuogoGiava, Indonesia
EsitoVittoria olandese
Schieramenti
Comunità cinese di Giava
Sultanati di Giava
Compagnia olandese delle Indie orientali e alleati
Comandanti
Singseh (prigioniero di guerra)
Khe Pandjang
Pakubuwono II[1](1741)
Notokusumo (prigioniero di guerra)
Bartholomeus Visscher
Hugo Verijsel
Cakraningrat IV
Pakubuwono II (dal 1742)
Effettivi
23.5003400
Voci di guerre presenti su Wikipedia

La guerra di Giava (detta anche Guerra cinese di Giava[2]) fu uno scontro che durò dal 1741 al 1743 tra la comunità cinese a Giava e i giavanesi contro il governo coloniale olandese ed i suoi sostenitori. Si svolse nella parte centrale ed orientale dell'isola di Giava. Si concluse con la vittoria degli olandesi e la guerra contribuì alla caduta del Sultanato di Mataram e, indirettamente, alla fondazione del sunanato di Surakarta ed al sultanato di Yogyakarta.

Dopo anni di crescente sentimento anti-cinese, le forze olandesi massacrarono 10 000 cinesi a Batavia (attuale Giacarta) nell'ottobre del 1740, ma un gruppo di sopravvissuti guidato da Khe Pandjang si portò oltre lo stretto di Sundra, puntando poi ad est alla volta di Semarang sull'isola di Giava. Malgrado le insurrezioni, il comandante militare delle forze della compagnia olandese delle Indie orientali, Bartholomeus Visscher, ignorò i suoi consiglieri e non preparò i rinforzi necessari a contrastare il risentimento popolare. Con l'evolversi della situazione, Pakubuwono II, sunan di Mataram, decise di supportare i cinesi pur continuando formalmente a dare il proprio appoggio agli olandesi.

Dopo le prime sconfitte il 1 febbraio 1741 a Pati, gli insorti cinesi si portarono nella parte centrale di Giava dove si incontrarono con altri ribelli giavanesi, cercando così di convincere gli olandesi che tutta la popolazione locale era contro di loro. L'esercito sino-indonesiano catturò quindi Rembang, Tanjung e Jepara, e si pose quindi all'assedio di Semarang nel giugno del 1741. In risposta, Visscher ordinò l'ordine di eliminare fisicamente ogni cinese presente sull'isola di Giava. Il principe Cakraningrat IV di Madura offrì la propria alleanza agli olandesi, proponendosi di uccidere i cinesi che fosse riuscito a trovare con le sue truppe e nel contempo di schiacciare la rivolta nella parte orientale di Giava.

Sul finire del 1741, l'assedio a Semarang venne interrotto dal momento che l'esercito di Pakubuwono II decise di abbandonare il campo quando comprese che gli olandesi disponevano di forze maggiori. La campagna militare del 1742 portò Pakubuwono II alla resa ed al cambio di bandiera; dal momento che alcuni principi giavanesi erano intenzionati a continuare al guerra, il 6 aprile Pakubuwono II venne rinnegato dalla rivoluzione e suo nipote, Raden Mas Garendi, venne prescelto quale nuovo sovrano. Gli olandesi ripresero le città della costa settentrionale di Giava ed i ribelli attaccarono la capitale di Pakubuwono II, Kartosuro, costringendo il sunan all'esilio con la sua famiglia. Cakraningrat IV riprese la città nel dicembre del 1742, e dall'inizio del 1743, gli ultimi cinesi si arresero. Dopo la guerra, gli olandesi condivisero il controllo di gran parte di Giava con Pakubuwono II, col quale sottoscrissero un trattato.

  1. ^ Ricklefs (1983), pp. 268-269.
  2. ^ Michael Laffan, The Makings of Indonesian Islam: Orientalism and the Narration of a Sufi Past, Princeton University Press, 8 agosto 2011, pp. 24 e ss., ISBN 1-4008-3999-8.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search