Guerra ispano-americana parte Rivoluzione delle Filippine, Guerra d'indipendenza cubana, Guerre della banana | |||
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Affondamento della USS Maine, 1898 | |||
Data | 21 aprile[1] - 13 agosto 1898 | ||
Luogo | Caraibi e Oceano Pacifico | ||
Casus belli | Ribellioni anti-colonialiste e affondamento della nave statunitense USS Maine | ||
Esito | vittoria statunitense; firma del trattato di Parigi | ||
Modifiche territoriali | Cuba ottiene l'indipendenza ma sotto controllo statunitense, la Spagna cedette le Filippine, Guam e Porto Rico agli Stati Uniti per la somma di $20 milioni. | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La guerra ispano-americana fu combattuta nel 1898 tra gli Stati Uniti e la Spagna in merito alla questione cubana. Secondo alcuni studiosi il conflitto segnò la nascita dell'imperialismo statunitense.[4]
«Nel dibattito storiografico sull'argomento, avviatosi negli Stati uniti nel primo dopoguerra, il termine imperialismo è generalmente riferito alla fase di interventismo statunitense negli anni di passaggio dal XIX al XX secolo, mentre per la seconda metà del Novecento è per lo più utilizzato il concetto di egemonia americana. Le prime ricostruzioni furono fortemente negative e condannarono la guerra ispano-americana e in particolare la conquista delle Filippine come estranea ai valori democratici della nazione (C.A. Bird, The Idea of National Interest, 1934) o quantomeno come gesto di inutile e sbagliata aggressività (S.F. Bemis, Diplomatic History of the United States, 1936 e J.W. Pratt, Expansionists of 1898, 1936).»
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