Guerre carliste

Voce principale: Carlismo.
Croce di Borgogna, simbolo del carlismo dal 1935.

Per guerre carliste si intendono tutte le guerre civili, discontinue ma persistenti, combattutesi in Spagna durante il XIX secolo. Furono originate da Don Carlos di Borbone-Spagna, il quale, rifiutando di accettare l’abrogazione della legge salica operata dal fratello Ferdinando VII, si proclamò nel 1833 re di Spagna, causando un conflitto che, a varie riprese, si concluse solo nel 1876[1].

I protagonisti indiscussi di questi scontri furono i carlisti, controrivoluzionari e cattolici, che combattevano per il mantenimento della tradizione nella monarchia spagnola, ma soprattutto contro il liberalismo promosso dalla regina Isabella II di Spagna e tutto ciò che esso comportava; in seguito scesero in campo anche contro la Repubblica Spagnola.

Secondo alcuni le guerre carliste, dette anche carlistadas, vengono considerate la prima vera guerra civile della Spagna, che ha messo per la prima volta nella storia d'Europa la Cristianità contro la Rivoluzione[2].

Le zone in cui il carlismo raccolse maggiori consensi, e quindi il luogo da cui proveniva il maggior numero di volontari che entrarono a far parte dell'esercito carlista, si trovano nel nord della Spagna: Paesi Baschi, Navarra e Catalogna sono considerate le roccaforti del carlismo; alcuni nuclei distaccati si formarono a Valencia e in Aragona. Col passare del tempo la mobilitazione carlista si concentrò soltanto in alcune zone, in modo particolare in Navarra. A causa di questi scontri la Spagna visse un secolo tormentato, in cui si alternarono piccole sommosse, scontri in campo aperto e anni di apparente calma: Miguel de Unamuno definì questo periodo come un'epoca in cui era possibile "sentire la pace come fondamento della guerra e la guerra come fondamento della pace"[3]. Infatti nonostante non siano mai riusciti ad ottenere esiti favorevoli, i carlisti diedero il via a numerose sommosse, come la Prima e la Seconda Guerra Carlista. Oltre a questi due grandi scontri, ce ne furono anche altri, più o meno circoscritti a certe regioni o a ristrette fasce della popolazione, come la Guerra dei Matiners o l'Ortegada. Dopo questi fenomeni, il movimento armato si trasformò in un partito che tutt'oggi è presente nel panorama politico spagnolo.

  1. ^ Dizionario di storia Treccani
  2. ^ Rafael Gambra, La Primera guerra civil de España (1821-1823). Historia y meditación de una lucha olvidada, Madrid, 1950.
  3. ^ Miguel de Unamuno, Paz en la guerra, in "Ahora", 25 aprile 1933, citato in J.M. de Azaola, Unamuno y sus guerras, p.17.

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