Guerre di confine sovietico-giapponesi

Guerre di confine sovietico-giapponesi
Carri armati leggeri giapponesi durante le battaglie di Khalkhin Gol
Data1932 - 1939
LuogoAsia nordorientale (Mongolia, Primorskij Krai, Manciuria
EsitoVittoria finale sovietica e mongola
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
80.000 uomini
756 carri armati
385 blindati
779 pezzi d'artiglieria
765 velivoli
97.000 uomini
Perdite
Bandiera dell'Unione Sovietica 32.000 perdite
350 carri armati distrutti
140 autoblindo distrutte
211 aerei distrutti
1000 perdite
Bandiera del Giappone 20.000 perdite
43 carri armati distrutti
diversi tankette distrutti
162 aerei distrutti
Bandiera del Manciukuò 3000 perdite
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Le guerre di confine sovietico-giapponesi furono una serie di guerre di confine avvenute tra il 1932 ed il 1939, senza una formale dichiarazione di guerra, tra l'Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Mongola, da una parte, e l'Impero giapponese ed il suo Stato-fantoccio del Manciukuò, dall'altra nell'Asia nordorientale.

L'espansione giapponese nella Cina nordorientale al confine con l'Estremo Oriente sovietico e le controversie sulla linea di demarcazione portarono a crescenti tensioni con l'Unione Sovietica, con entrambe le parti che spesso violavano il confine e si accusavano a vicenda di violazioni delle frontiere. I sovietici e i giapponesi, compresi i rispettivi stati cliente di Mongolia e Manciukuò, combatterono in una serie di crescenti scaramucce di frontiera e spedizioni punitive dal 1935 fino alla vittoria sovietico-mongola sui giapponesi nelle Battaglie di Khalkhin Gol nel 1939 che risolsero la disputa e restituirono i confini allo "status quo ante bellum".

Le guerre di confine sovietico-giapponesi contribuirono pesantemente alla firma del Patto nippo-sovietico di non aggressione nel 1941.


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