HR 8799

HR 8799
Campo stellare in cui spicca HR 8799.
ClassificazioneStella bianca di sequenza principale - stella λ Boo[1]
Classe spettralekA5 hF0 mA5 V; λ Boo[2][3]
Tipo di variabileγ Dor[1]
Distanza dal Sole129 a.l. (39 pc)
CostellazionePegaso
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta23h 07m 28,7150s[1]
Declinazione+21° 08′ 03,302″[1]
Lat. galattica092,7642[1]
Long. galattica−35,5751[1]
Dati fisici
Raggio medio1,5 ± 0,3[4] R
Massa
1,56[4] M
Temperatura
superficiale
  • 7430 ± 75 K[2] (media)
Luminosità
4,92 ± 0,41[2] L
Indice di colore (B-V)0,234[5]
Metallicità[Fe/H] = −0,47 ± 0,10[2]
Età stimata6-30 milioni di anni[4][6]
Dati osservativi
Magnitudine app.5,964[1]
Magnitudine ass.2,98 ± 0,08[2]
Parallasse25,38 ± 0,70 mas[7]
Moto proprioAR: 107,93 ± 0,60[7] mas/anno
Dec: −49,63 ± 0,46[7] mas/anno
Velocità radiale−11,5 ± 2 km/s[1]
Nomenclature alternative
V342 Pegasi, BD+20 5278, FK5 3850, GC 32209, HD 218396, HIP 114189, PPM 115157, SAO 91022, TYC 1718-2350-1[1]

HR 8799 è una stella bianca visibile nella costellazione di Pegaso, situata ad una distanza di 129 anni luce (39 parsec) dal sistema solare.

Si tratta di una stella di sequenza principale molto giovane, di dimensioni appena superiori a quelle del Sole e variabile del tipo γ Doradus; appartiene anche alla tipologia stellare λ Bootis, che comprende stelle caratterizzate da una metallicità molto bassa.[2][8] È inoltre classificata come stella di tipo Vega, in quanto caratterizzata da un eccesso di radiazione infrarossa dovuto alla presenza in orbita di un disco di detriti circumstellare.[9] HR 8799 è l'unica stella conosciuta ad essere contemporaneamente una variabile γ Doradus, una stella λ Bootis e una stella di tipo Vega.[9]

Sebbene la metallicità della stella sia piuttosto bassa,[10][11] attorno ad essa orbita un sistema planetario che contiene una cintura asteroidale ed almeno quattro pianeti massicci, i quali, assieme a Fomalhaut b, sono stati i primi il cui moto orbitale è stato confermato dall'osservazione diretta. Secondo uno studio effettuato col telescopio Keck, i 4 pianeti potrebbero essere in risonanza tra loro[12]

  1. ^ a b c d e f g h i SIMBAD - V* V342 Peg -- Variable Star of gamma Dor type, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 6 dicembre 2008..
  2. ^ a b c d e f R. O. Gray, A. B. Kaye, HR 8799: A Link between γ Doradus Variables and λ Bootis Stars, in Astronomical Journal, vol. 118, n. 6, 1999, pp. 2993–2996, DOI:10.1086/301134.
  3. ^ Kaye, A.B. et al., Gamma Doradus Stars: Defining a New Class of Pulsating Variables, in PASP, vol. 111, n. 761, 1999, pp. 840–844, Bibcode:1999PASP..111..840K, DOI:10.1086/316399.
  4. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore epee
  5. ^ D. Hoffleit, W. H. Warren Jr, HR 8799: database entry, The Bright Star Catalogue, 5th Revised Ed. (Preliminary Version), su webviz.u-strasbg.fr, CDS. URL consultato il 14 novembre 2008.
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Wilner
  7. ^ a b c F. van Leeuwen, HIP 114189, su webviz.u-strasbg.fr, Hipparcos, the New Reduction, 2007. URL consultato il 13 ottobre 2008.
  8. ^ R. O. Gray, C. J. Corbally, A Spectroscopic Search for λ Bootis and Other Peculiar A-Type Stars in Intermediate-Age Open Clusters, in Astronomical Journal, vol. 124, n. 2, 2002, pp. 989–1000, DOI:10.1086/341609.
  9. ^ a b Christian Marois et al., Direct Imaging of Multiple Planets Orbiting the Star HR 8799, in Science, vol. 322, n. 5906, novembre 2008, pp. 1348–1352, DOI:10.1126/science.1166585. URL consultato il 6 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2016).
  10. ^ I dati empirici mostrano che in genere solo le stelle con valori piuttosto alti di metallicità possiedono un sistema planetario, mentre le stelle con metallicità bassa ne sono prive; HR 8799 costituisce un'eccezione.
  11. ^ (EN) Aguilar, D., Pulliam, C., Lifeless Suns Dominated The Early Universe, su cfa.harvard.edu, Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (Comunicato stampa), 6 gennaio 2004. URL consultato il 28 settembre 2009.
  12. ^ HR 8799 : 4 pianeti in risonanza, su manyworlds.space.

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