Un idrocarburo platonico è un idrocarburo con lo scheletro di atomi di carbonio corrispondente a uno dei cinque solidi platonici.[1] L'idea di idrocarburo platonico è una concezione che coinvolge sia aspetti geometrici, come pure aspetti topologici.[2] Idealmente, la molecola si ottiene a partire dal solido platonico sostituendo i vertici con atomi di carbonio e gli spigoli con legami carbonio-carbonio; atomi di idrogeno sono aggiunti dove necessario.
Tutto questo comporta vincoli, in più di un caso pesanti, sugli angoli di legame degli atomi di carbonio e, inoltre, impedisce qualsiasi rotazione attorno ai legami, facendo sì che gli atomi di idrogeno risultino sempre fra loro eclissati. Questo fa sorgere in varia misura tensioni (tensione angolare e tensione torsionale) che innalzano il contenuto energetico della molecola, a volte in maniera estrema, con conseguente parallela diminuzione di stabilità. Per questi motivi e per le capacità di legame del carbonio che, pur essendo notevoli hanno dei limiti, non tutti i solidi platonici hanno, almeno finora, il corrispondente idrocarburo molecolare.[3][4]
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