Impero romano d'Occidente

Impero romano d'Occidente
Impero romano d'Occidente - Localizzazione
Impero romano d'Occidente - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoImpero d'occidente
Nome ufficialeRES PVBLICA POPVLI ROMANI o IMPERIUM ROMANUM
Lingue ufficialilatino
Lingue parlateLatino
CapitaleMilano (395-402)
Ravenna (402-455, 473-476)
Roma (455-473)
Politica
Forma di governomonarchia assoluta (Dominato)
Imperatore d'OccidenteElenco
Organi deliberativiSenato
Nascita17 gennaio 395 con Onorio
CausaSeparazione dell'impero nel 395 dopo la morte dell'imperatore Teodosio
Fine4 settembre 476 con Romolo Augusto
Causadeposizione di Romolo Augusto da parte di Odoacre e uccisione di Giulio Nepote nel 480
Territorio e popolazione
Bacino geograficoItalia, Illirico, Africa, Hispania, Sette province, Gallia, Britannia
Massima estensione2 500 000 km² circa nel 395-405
Popolazione20-25 milioni nel 400 circa
Economia
Valutaaureo, asse
Religione e società
Religioni preminentiCristianesimo
Religione di StatoCristianesimo di dottrina niceana, poi calcedoniano
Religioni minoritariepaganesimo, ebraismo, culti dei barbari germanici, cristianesimo ariano
Evoluzione storica
Preceduto daImpero romano
Succeduto daRegno di Soissons
Regni barbarici
Impero romano d'oriente

L'Impero romano d'Occidente venne a costituirsi come entità pienamente autonoma e distinta dalla parte orientale al momento della morte dell'Imperatore Teodosio I (395), quando l'Impero venne diviso tra i suoi due figli e l'Occidente lasciato nelle mani di Onorio. Già in precedenza, in varie occasioni, l'Impero venne a trovarsi diviso in più entità a sé stanti per fini di carattere amministrativo e militare, come in occasione dell'istituzione della tetrarchia.

Tuttavia, dal 395 in poi, l'Impero romano d'Occidente e l'Impero romano d'Oriente, non vennero più a ricostituirsi in unica entità; per tale motivo, tradizionalmente, la data della morte dell'imperatore Teodosio I (395) viene considerata dalla storiografia come l'inizio della vita autonoma della parte occidentale dell'Impero romano.

L'idea dell'unità restò tuttavia salda nelle coscienze ancora per lungo tempo, e certo non si era ancora spenta quando, nel 476, il re degli Eruli Odoacre depose l'ultimo imperatore occidentale, Romolo Augusto, e rimise le insegne dell'Impero all'imperatore d'Oriente Zenone. Quest'ultimo continuò a considerare l'Italia e Roma, culla della civiltà romana, come una parte dell'impero, mentre Odoacre e poi Teodorico, come patrizi d'Italia, ufficialmente svolgevano il ruolo di governatori per conto del sovrano di Costantinopoli, pur essendo di fatto regnanti autonomi.

Ancora l'imperatore bizantino Giustiniano tentò la riunificazione delle due parti dopo la fine dell'Impero d'Occidente, progetto che tuttavia finirà nei secoli successivi con l'affermazione dei regni di Franchi, Visigoti e Longobardi, e la nascita del Sacro Romano Impero.


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