Insufficienza respiratoria acuta

FIG.1 Curva di dissociazione dell'emoglobina. È stato riportato inoltre il valore di 55mmHg, valore al di sotto del quale ulteriori abbassamenti della PaO2 provocano significative riduzioni della saturazione di O2 dell'emoglobina. Inoltre le curve tratteggiate evidenziano come spostamenti a sinistra o a destra della curva di dissociazione dell'emoglobina (causati da variazioni di temperatura, di pH, di 2,3-bisfosfoglicerato, ecc..) influenzino l'affinità della stessa per l'ossigeno e quindi la capacità di cederlo ai tessuti periferici.[senza fonte]
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

L'insufficienza respiratoria acuta si verifica quando in presenza di una disfunzione del sistema respiratorio, circolatorio, un'anemia o una intossicazione con CO, in caso alte quote, si verifica una significativa alterazione degli scambi gassosi, che può portare anche alla morte.

Il termine "acuta" si riferisce al fatto che questa sostanziale alterazione si sviluppa in un periodo di tempo relativamente breve (da ore a giorni). Per sistema respiratorio non vengono intese solo le strutture anatomiche comprendenti il polmone e le vie aeree, ma tutte quelle che influiscono sugli scambi respiratori come il sistema nervoso centrale, che regola la frequenza respiratoria, e le strutture muscolo-scheletriche del torace, responsabili dell'atto della ventilazione (da non confondere con il termine di respirazione che generalmente indica il processo di distribuzione di ossigeno ai tessuti e la rimozione dagli stessi di anidride carbonica). Anche alterazioni periferiche, quali l'avvelenamento da monossido di carbonio e la sepsi, possono condurre ad un'insufficienza respiratoria acuta. È importante che l'alterazione respiratoria sia significativa, deve cioè rappresentare una sostanziale modificazione rispetto alle condizioni respiratorie di partenza del soggetto; ad esempio un individuo affetto da insufficienza respiratoria cronica possiede dei valori di gas ematici alterati rispetto alla norma, ma la cronicità di tali alterazioni permette al soggetto di compensare almeno in parte queste disfunzioni, tuttavia questi soggetti saranno vulnerabili ad insulti che invece verrebbero ben tollerati da individui precedentemente sani.

La riduzione del contenuto ematico di ossigeno nel sangue può raggiungere livelli tali da provocare dei danni d'organo. Il valore di PaO2 (pressione parziale di ossigeno nel sangue periferico) al di sotto del quale tale rischio incrementa significativamente è di 55 mmHg. Questo valore corrisponde infatti a quello in cui la curva di saturazione dell'emoglobina presenta una pendenza tale per cui ulteriori riduzioni della PaO2 portano a rapido decremento della quantità di emoglobina satura di O2 e quindi di contenuto ematico di ossigeno. Tuttavia questo è un valore assolutamente arbitrario, è importante infatti considerare la capacità che ha il soggetto di cedere l'ossigeno ai tessuti, che normalmente permette di compensare casi in cui il soggetto riceva meno O2 dai polmoni, al contrario nel caso in cui la curva di associazione-dissociazione dell'emoglobina sia spostata verso sinistra (riduzione della temperatura, della PaCO2, degli idrogenioni o del 2,3-bisfosfoglicerato) l'ossigeno sarà legato più tenacemente all'emoglobina e sarà quindi rilasciato ai tessuti con maggior difficoltà (fig.1).

Non ha dunque senso definire l'insufficienza respiratoria acuta solo in base ai valori dei gas ematici, bisogna invece inquadrare tali valori nelle condizioni di partenza del soggetto.


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