Interpretazione alla Berkeley

L'interpretazione alla Berkeley della meccanica quantistica fa riferimento alla concezione immaterialistica di George Berkeley, filosofo empirista irlandese vissuto tra il 1685 e il 1753. Berkeley negava l'esistenza di oggetti corporei e sosteneva che la causa di tutte le nostre percezioni non fosse una realtà materiale esterna, ma una volontà o spirito, che egli identificava con il Dio cristiano; come il sogno è generato dalla nostra mente, l'universo è una sorta di sogno collettivo suscitato da Dio nelle nostre anime. Proprio come in un sogno possiamo avere percezioni spazio-temporali o relative ad oggetti materiali senza che esista nulla del genere, non è lecito concludere che le nostre percezioni siano generate da sostanze materiali esterne oggettivamente esistenti.


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