Invasione anglo-russa dell'Olanda

Invasione anglo-russa dell'Olanda
parte della guerra della seconda coalizione
Partenza delle truppe anglo-russe da Den Helder in una stampa d'epoca.
Data27 agosto — 19 novembre 1799
LuogoOlanda settentrionale
EsitoConvenzione di Alkmaar. Vittoria franco-batava. Ritirata delle forze anglo-russe.
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
30.000 uomini40.000 uomini
Perdite
7.000 tra morti e feriti18.000 tra morti, feriti e prigionieri
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L'invasione anglo-russa dell'Olanda, nota anche come spedizione di Helder, fu una campagna condotta tra il 27 agosto ed il 19 novembre 1799 durante la seconda coalizione antinapoleonica da un gruppo di forze anglo-russe nella penisola dell'Olanda settentrionale, nell'allora Repubblica Batava.

La campagna aveva due obbiettivi strategici: neutralizzare la flotta batava e promuovere una sommossa guidata dai sostenitori dello statolder, il principe Guglielmo V di Orange-Nassau contro il governo batavo. L'invasione trovò l'opposizione combinata delle forze franco-batave di quasi egual portata rispetto alla loro controparte anglo-russa. Tatticamente, le forze anglo-russe ebbero successo inizialmente, sconfiggendo i difensori nella battaglia di Callantsoog e nella battaglia di Krabbendam. Successivamente vennero combattute altre battaglie ma, dopo la battaglia di Castricum, il supremo comandante delle forze d'invasione, il principe Federico, duca di York e Albany propese per una ritirata strategica verso l'originale testa di ponte nella parte più a nord della penisola. Come conseguenza, venne negoziato un accordo col supremo comandante delle forze franco-batave, il generale Guillaume Marie Anne Brune che permise alle forze anglo-russe di evacuare le loro postazioni senza aggressioni.


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