Invasione dell'Iraq del 2003 parte della guerra in Iraq e guerra al terrorismo | |||
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Marines statunitensi scortano un gruppo di prigionieri iracheni | |||
Data | 20 marzo – 1º maggio 2003 (0 anni e 42 giorni) | ||
Luogo | Iraq | ||
Causa | Accuse a Saddam Hussein di possedere armi di distruzione di massa, di collaborare col terrorismo internazionale e di essere uno dei mandanti degli attentati dell'11 settembre 2001 | ||
Esito |
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Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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L'invasione dell'Iraq, avvenuta tra il 20 marzo e il 1º maggio 2003, è stata condotta da una coalizione di paesi, guidata dagli Stati Uniti insieme a Regno Unito, Australia e Polonia. Altri paesi sono stati coinvolti nella fase di occupazione. L'invasione segnò l'inizio della guerra in Iraq.
Secondo l'allora presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, le ragioni dell'invasione erano "di disarmare l'Iraq dalle armi di distruzione di massa (ADM) - che non furono mai trovate, né fu provata la loro esistenza -,[15] porre fine al (presunto) sostegno di Saddam Hussein al terrorismo e raggiungere la "libertà" per il popolo iracheno". I principali detrattori della guerra indicano queste ragioni come scuse per realizzare l'invasione, motivate da interessi economici e politici.[16]
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